Si è tenuto ieri a Cariati un consiglio comunale aperto a tutti i cittadini e i sindaci del Basso Jonio cosentino e dell’Alto Jonio crotonese. L’invito a prendere parte al consiglio comunale era stato esteso nei giorni scorsi anche a istituzioni nazionali, regionali e provinciali. Unico punto all’ordine del giorno: l’emergenza sanitaria che vive il territorio a causa della forte carenza di servizi.
«La numerosa presenza dei sindaci o dei loro rappresentanti – ha commentato la sindaca Filomena Greco – e la disponibilità che ognuno di loro ha espresso a intraprendere una battaglia condivisa e unita sul territorio sono segnali importanti. Sono quel tipo di segnali che in alcuni casi, nella storia, hanno fatto la differenza».
Seduti in prima fila, nel piazzale di fronte a quello che un tempo era l’ospedale Vittorio Cosentino, c’erano i sindaci, e in loro assenza i delegati, dei Comuni di tutta la zona: Giovanni Matalone, sindaco di Scala Coeli, Angelo Donnici, sindaco di Mandatoriccio, Mauro Santoro, sindaco di Terravecchia, Alfonso Benevento, vicesindaco di Bocchigliero, Michelina Boccuti, assessore al Comune di Cropalati, Rocco Madeo, assessore al Comune di Paludi, Pasquale Pedace, vicesindaco di Calopezzati, Agostino Chiarello, sindaco di Campana, Pietro Nigro, sindaco di Pietrapaola, Francesco Paletta, sindaco di Cirò, Antonio Galletta, vicesindaco di Cirò Marina, Dora Mauro, assessore al Comune di Rossano, Pasquale Abenante, sindaco di Umbriatico, e Giovanni Greco, assessore al Comune di Crosia.
Ognuno di loro è intervenuto nel corso del consiglio per esprimere disponibilità ad agire unitariamente nella battaglia per la conquista di diritti fondamentali. Primo fra tutti, quello alla salute.
NON SOLO SINDACI. Alla discussione, oltre ovviamente ad assessori e consiglieri del Comune di Cariati, hanno preso parte anche il consigliere regionale Giuseppe Graziano, la delegata del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria Maria Josè Caligiuri e il rappresentante di Confindustria Calabria Saverio Greco.
E dopo una proficua e lunga discussione su tutti gli eventi che hanno portato alla situazione attuale e su tutti gli aspetti su cui ragionare per ripartire, il consiglio ha votato all’unanimità un documento. Che, nei prossimi giorni, sarà condiviso anche con gli altri Comuni perché diventi un punto fermo dal quale partire per tutto il territorio.
Nell’atto, si pensa alla creazione di un pool di tecnici che possa essere di supporto ai sindaci e alle amministrazioni. Questo gruppo dovrà seguire e analizzare la questione in ogni suo aspetto: sanitario, legale, burocratico. In sostanza, si cercherà di non lasciare nulla di intentato e, se possibile, di velocizzare i diversi iter.
«Stasera – ha dichiarato la sindaca Filomena Greco – potrebbe essere l’inizio di un cammino serio, dettato da una presa di coscienza ancora più decisa. C’è tanto da fare ed è facile scoraggiarsi – ha ammesso – . In passato sono state fatte molte battaglie. Nessuna delle quali ha portato a un epilogo felice. E allora, perché adesso dovrebbe essere diverso? Una speranza c’è – ha spiegato – . Richiede, però, l’impegno di tutti. Anche dei soggetti che a vario titolo insistono sul territorio. Io sono convinta che sia necessario fare un lavoro quotidiano e proporre soluzioni concrete, attuabili. Ma per superare definitivamente l’eterna fase di discussione e di proteste, che non arriva mai a fatti concreti, è necessario cambiare strategia. Capire come si può diventare interlocutori da ascoltare e consultare quando si prendono decisioni che riguardano il territorio. A noi sindaci vengono affidate una serie di responsabilità, anche gravose. Delle quali vorremmo farci carico. Eppure, siamo impossibilitati, perché ci tolgono strumenti e risorse per farlo. E allora, è arrivato il momento di riflettere insieme per trovare un percorso giusto, efficace. Per condurre una battaglia dall’interno, e non più dall’esterno. Uniti».