All’indomani dell’inaugurazione del restauro della chiesa dedicata a San Menna D’Egitto, aperta al culto e consacrata, con solenne cerimonia nel 1724, da mons. Francesco Maria Loieri, vescovo d’Umbriatico, situata nel cuore dell’antico borgo, ecco che, quello che viene rivelato da uno storico locale, Giuseppe De Fine, ha dell’incredibile: la statua di San Menna creduta tale per trecento anni, in realtà è quella di San Espedito, e la prova è inconfutabile: San Menna è rappresentato come un guerriero ma sotto ai piedi ha un serpente ed ai lati due cammelli, mentre l’inconfondibile San Espedito anche se viene anch’esso rappresentato come un giovane guerriero, in una mano tiene un crocifisso (elemento aggiunto in epoca successiva) con la scritta “hodie” (“oggi” in latino), mentre sotto i piedi ha un Corvo nero ed una scritta:”Cras”.
E’ l’unico santo che mostra la Croce sulla quale sta scritto: Hodie in latino (oggi) e schiaccia la testa ad un corvo che col suo gracchiare dice: Cras in latino(domani), per insegnarci che non dobbiamo mai dubitare della Onnipotenza di Dio, né aspettare il domani per pregare con fiducia e fervore. Sant’Espedito è Patrono delle cause urgenti e disperate- Capo della Legione Ro¬mana fulminante, contemporaneo a Santa Filomena, fu martirizzato nel IV sec¬olo sotto Diocleziano, si celebra il 19 Aprile, è invocato nelle cause disperate, od urgenti, spirituali e temporali. Il Corvo nero rappresenta lo spirito maligno, apparve a Sant’Espedito dopo la conversione al cristianesimo. Nell’area germanica il santo è rappresentato con un orologio, mentre è stata formulata l’ipotesi che la parola “expeditus” debba essere intesa come aggettivo riferito ad una persona e non come nome proprio. Effettivamente, in latino, tale vocabolo poteva essere sia aggettivo (“libero da impacci”) che sostantivo (“chi è libero da impacci”; nel linguaggio militare, il plurale “expediti” indicava la fanteria leggera). Non ci sono, però, assolutamente prove per affermare scrive lo studioso Ernesto De Martino (1908-1965), storico delle religioni, antropologo, studioso del folclore e della religione popolare nelle regioni povere ed emarginate del Meridione: Sud e Magia – come qualcuno ha fatto in passato – che “expeditus” sia un aggettivo riferito a S.Menna. L’unico legame tra i due santi consiste nel fatto che entrambi sono rappresentati in vesti militari; ma dopo il XVII secolo, la loro iconografia fu confusa in Occidente. E’ quello che probabilmente è accaduto ai parroci dell’epoca. Sant’Espedito inizialmente invocato per le cause urgenti è diventato il patrono dei commercianti (celere disbrigo degli affari) e dei naviganti”. Il culto in Italia ha avuto origine a Torino nel Medio Evo. Dal XVII secolo S. Espedito ha goduto di una diffusa popolarità in Sicilia e dal XIX secolo anche in Campania. Quello che però tutti si chiedono però, è come mai, in trecento anni, nessun parroco o vescovo, si sia accorto dell’inganno voluto o casuale, l’unica cosa certa è che, i fedeli vogliono nella chiesa dedicata a San Menna la sua statua omonima insieme a quella di Sant’Espedito ormai usocapita.