Ho il dovere di informare l’intera cittadinanza che l’amministrazione comunale nel suo insieme, cosi’ ha affermato il sindaco, ha deciso di mettere a canone il locale utilizzato come sede dalla banda musicale “g. Verdi” richiedendo un canone mensile di €400.00.
Si avete LETTO BENE Cittadini, il Comune di Scala Coeli può concederci l’uso del locale comunale, solo se viene stipulato UN contratto, di €400.00 mensili, altrimenti il locale dovrà essere liberato entro il 6 agosto 2017.
Un atto umiliante verso i componenti della gloriosa banda musicale G. VERDI di Scala Coeli (CS), nata nel lontano 13 dicembre 1951.
Non ci può essere motivazione alcuna quando si offendono intere generazioni di una piccola comunità come quella di Scala Coeli che hanno dato vita ad un’attività associativa culturale capace di portare avanti il nome del proprio paese in modo consistente e continuativo.
Non si può “sfrattare” un gruppo di giovani che si riuniscono tutte le settimane, da anni, per praticare un’arte che può avere soltanto risvolti mirati alla positività ed alla bellezza.
Indigniamoci verso questi atti che mirano a destabilizzare alcune tra le cose positive della nostra comunità.
Non hanno capito l’importanza sociale e culturale di una banda musicale in una comunità.
La Banda Musicale, in una realtà come quella del nostro paese è un fulcro aggregativo, perché rappresenta una concretezza che ha permesso ai nostri ragazzi di conoscere e farsi conoscere in altri luoghi, espandendo i propri orizzonti socio – culturali e facendo sì che gli stessi si inseriscano in contesti differenti, senza perdere le proprie radici e la propria formazione culturale, che in tal senso coincide con la formazione musicale.
La nostra associazione bandistica non può permettersi una simile cifra, pertanto a queste condizioni, non ci resta che chiudere!!!!!!!.
Ed è giusto ancora che l’intera cittadinanza sappia che la sala prove era stata concessa in comodato d’uso gratuito con ATTO DELIBERATIVO emanato in data 11.03.2002 motivando tale concessione con l’alto valore sociale e culturale rappresentato dalla banda musicale.
La banda musicale e’ un’associazione senza scopo di lucro e le risorse che riesce ad incamerare sono utilizzate interamente per garantire la figura del maestro, acquistare qualche strumento, e rimborsare spese vive di partecipazione in occasione dei servizi espletati.
E con vivo rammarico constatare che anche attuali consiglieri comuniali, che ben sanno a che titolo sono utilizzati i proventi della banda, non fosse altro per averne beneficiato a vario titolo (utilizzo gratuito di strumento, divise ecc.) Abbiano concordato con il sindaco tale iniziativa.
E’ giusto che il popolo di scala coeli, conosca la motivazione per la quale, qualora dovesse persistere tale volonta’ amministrativa, saremmo purtroppo costretti a terminare questa attivita’ che ha rappresentato e rappresenta l’unico momento sociale vero per l’intera cittadinanza.
E’ opportuno ribadire che durante l’incontro con il sindaco in data 25.07.2017 alla presenza dell’assessore alla cultura, ci eravamo proposti di concorrere alle spese di gestione dell’immobile, relative al consumo di energia elettrica, acqua e quant,altro.
La risposta e’ stata un secco No.
Quindi la nostra domanda e’: qual e’ il danno erariale che l’associazione provoca al comune?
Durante lo stesso incontro l’assessore alla cultura, spettacolo e sport, affermava che non vedeva nella banda musicale un’attivita’ di utilita’ sociale e culturale, bensi’ ritiene la banda come una spesa per l’intera comunita’.
Domanda: ma l’assessore ha compreso il ruolo e la nomina che ricopre all’interno di questa amministrazione?
In altri centri abitati si fa di tutto per salvaguardare lo spopolamento, incentivando la formazione ed il mantenimento di associazioni e punti di aggregazione giovanile, a Scala Coeli si fa il contrario, si punta a far sigillare definitivamente uno dei luoghi di orgoglio di una cittadina, uno dei luoghi maggiormente frequentato da ragazzi e adolescenti, una delle poche note positive di questo luogo.
“Senza musica la vita sarebbe un errore” così diceva Friedrich Nietzsche e l’errore più grande, a nostro modesto parere, sarebbe quello di far piombare Scala Coeli nell’oblio assoluto.
Il Presidente, Rocco Acri
Da consigliere di minoranza presso il comune di Scala Coeli, ma anche da professionista della musica e, sopratutto, da cittadino scalese non posso che indignarmi.
Vorrei, infine dire al Presidente Acri di tenermi a sua disposizione, affinchè la musica, ch’è vita, non cessi di suonare a Scala Coeli.
Adolfo Leo.