La Sila è un patrimonio di tutti, calabresi e non. I pochi maleducati che pensano che lasciare in giro per i boschi la spazzatura da loro prodotta o abbandonare i rifiuti in qualche spiazzo anziché conferirli ad un’Isola Ecologica siano peccati veniali non danneggiano solo l’ambiente, ma vanno anche ad incidere sul godimento della natura da parte di turisti, visitatori e popolazioni locali.
Proprio per contrastare questi fenomeni il Commissario Europeo all’Ambiente Janez Potocnik ha avviato l’iniziativa “Let’s Clean up Europe”. E le conseguenze del littering, ossia dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti, non si limitano alle nostre montagne: risulta infatti da studi effettuati che ben il 70 per cento dei rifiuti che finiscono in mare è riconducibile a rifiuti abbandonati nell’entroterra, di conseguenza anche la conservazione dei nostri mari passa da quella delle aree interne e di montagna.
In questo contesto il Parco Nazionale della Sila ha inteso aderire all’iniziativa europea ed ha lanciato ora il progetto “#SilaPulita”, che prevede una azione di sensibilizzazione attraverso il web e i social media. Saranno lanciati due hashtag: #LasciaUnBuonRicordo e #SilaPulita. Con il primo i visitatori potranno pubblicare e condividere le foto che testimoniano il ‘dopo’ della loro visita, per far vedere che hanno lasciato i luoghi puliti così come li hanno trovati. Con #SilaPulita gli operatori, le scuole, le popolazioni locali ecc. potranno invece testimoniare il successo della loro azione di pulizia in un particolare luogo, fotografandosi insieme al ‘raccolto’ o fotografando i luoghi prima e dopo l’azione svolta. Si innescherà così un feedback positivo di rinforzo dei comportamenti corretti.
Inoltre, il progetto prevede al termine della stagione turistica, come si è già fatto nel 2016, l’organizzazione di un’azione di raccolta e pulizia straordinaria di porzioni del territorio del Parco con il coinvolgimento attivo delle istituzioni locali, delle associazioni di volontariato, delle scuole, delle imprese e della cittadinanza attiva e il coinvolgimento sinergico della Regione Calabria – Presidenza della Giunta Regionale e Dipartimento Ambiente e Territorio, delle Province di Cosenza , Catanzaro e Crotone e dei Comuni ricadenti nell’area del Parco. Il progetto mira a ripristinare e mantenere lo stato dei luoghi, partendo da alcuni hot spots di criticità ben individuati per estendere poi la portata dei comportamenti corretti a tutto il territorio dell’Area Protetta, e in aggiunta prevede una specifica attività di informazione, formazione ed educazione ambientale negli Istituti Scolastici. Anche il Coordinamento per l’Ambiente dei Carabinieri è stato sensibilizzato a questo riguardo e intensificherà i controlli sul territorio.
Del resto il Parco non è nuovo a questo tipo di interventi. Già da anni organizza giornate di pulizia coinvolgendo le scuole e le popolazioni locali, sia sempre nel contesto del progetto europeo “Let’s clean up Europe” che con progetti mirati specificamente ai ragazzi per diffondere i valori dell’educazione ambientale come “Parco amico della Natura”, riscontrando sempre un notevole successo di partecipazione.
La lotta al littering avrà anche la ricaduta positiva di aumentare la consapevolezza ambientale delle popolazioni e di permettere agli operatori turistici – e non solo – del territorio di poter mantenere e sviluppare un’offerta turistico-ricettiva di alto livello, nonché quella di dar vita ad una ‘generazione verde’ che possa prendersi cura degli splendidi luoghi che abbiamo ereditato.
Le Associazioni di volontari coinvolte nel progetto hanno in aggiunta il compito di monitorare e segnalare alle Amministrazioni competenti e ai Comuni l’eventuale abbandono di rifiuti sparsi sul territorio, siano essi indifferenziati, ingombranti, RAEE ed altro, nonché di organizzare giornate ecologiche itineranti.
Il Parco Nazionale della Sila da parte sua appoggerà i volontari che volessero ‘rendersi utili’ anche con la fornitura di materiali di supporto all’azione di pulizia, ovviamente dietro previa richiesta.