Una serata “…fuori dal comune”, quella che si è respirata domenica 16 luglio scorso nel nostro borgo collinare, in occasione della presentazione del libro “Crucoli – il paese della cortesia”, tenutasi nella piazzetta “corpo di guardia” ai piedi del castello normanno, a pochi passi dall’entrata del palazzo municipale.
“Fuori dal comune”, come l’ha definita l’autore, Ferdinando Ciccopiedi, originario di Crucoli, ma da tanti anni trapiantato al nord con la famiglia, non solo per il luogo fisico in cui si è svolta, ma anche per il contenuto di un libro veramente originale, presentato per la prima volta agli abitanti del posto, alla presenza dello stesso Ciccopiedi, della moglie, Patrizia Gironi, che ha recitato una poesia contenuta nel volumetto, del Sindaco Domenico Vulcano e del Presidente del Consiglio Comunale, Nicodemo Bruno, promotore dell’iniziativa.
Il libro parla di quella che viene definita “una caratteristica peculiare dei suoi abitanti: la cortesia.”
“Infatti – dice l’autore – questo è un tema che sta particolarmente a cuore all’amministrazione comunale, poiché rende sicuramente “vivibile” un paese, adagiato su una collina, con il suo borgo antico e, con la frazione Torretta, a poca distanza da chilometri di spiagge che si affacciano sul mare cristallino dello Jonio. Proprio grazie alle bellezze paesaggistiche e alla “cortesia” dei suoi cittadini Crucoli è un paese che non vuole morire.”
Il volumetto, realizzato a cura dell’Amministrazione Comunale, è frutto di una ricerca personale che l’autore ha fatto presso gli anziani del paese per raccogliere testimonianze sui modi cortesi che essi usavano nei confronti di amici, parenti ed estranei.
“Sono proprio queste “storie di cortesia” – ha spiegato Ciccopiedi – che rendono concreto ed attuale il significato che la parola “cortesia” aveva assunto nella storia della letteratura. Quest’ultimo aspetto fa ora parte di uno specifico “progetto scuola” con lo scopo di far riscoprire ai giovani i valori insiti in un vivere civile, che si esprimono proprio con modi cortesi nei rapporti interpersonali.”
Il libro, al di là delle singole storie, ha inteso identificare e riassunto le varie forme di cortesia in una sola parola: solidarietà. .
“E’ proprio quello che serve nel mondo di oggi, – ha concluso l’autore – caratterizzato da valori opposti, che vanno dal semplice rinchiudersi nel privato, alla scortesia come modo di emergere nella competizione, fino a forme di sfruttamento e di “ricatto morale” (famosa frase di Giovanni Falcone, ricordato in questi giorni) che offrono della Calabria una immagine distorta, ma dove in realtà vivono e lavorano persone oneste che, fortunatamente, sono la maggioranza.”