“Con l’estate inizia la scuola vela. E uno immagina un istruttore che
insegna ai ragazzini a navigare. Il che è certamente vero. Ma a Crotone,
proprio sul terreno della scuola vela, è in atto, per merito del Club
Velico, una importante sperimentazione”. Parola degli istruttori del
circolo. Che spiegano perché la loro scuola quest’anno sta facendo il pieno
di bambini e commenti favorevoli. Innovando.
Primo: l’attività quest’anno è stata trasferita interamente nel porto. I
bambini che iniziano, dopo una fase di preparazione tarata sulle
caratteristiche del giovane velista, prendono quindi il largo come dei veri
naviganti. Non solo: nel porto si realizza l’incontro con i timonieri delle
squadre agonistiche, che fanno da tutores ai più piccoli, li aiutano, li
coccolano, li ‘adottano’.
Secondo: i ragazzini sono assistiti da un gruppo di istruttori federali che
comprende figure esperte, impegnate nell’organizzazione delle regate
nazionali e internazionali per le quali è diventato famoso il Club Velico
Crotone (come Francesco Cozzolino), e gli allenatori delle squadre
agonistiche, gli stessi che solcano da quattro anni i campi di regata di
tutt’Italia assicurando il divertimento ai loro allievi e facendo il pieno
di splendidi successi (come Alessio Frazzitta e Danilo Suppa). A loro si è
unito, per giunta, quest’anno, Mattia Pagani, un allenatore di grande
esperienza, arrivato a Crotone da Desenzano, dove la vela ha il suo tempio,
per allenare la classe 29er ma dedicatosi anche alla scuola vela per
introdurre il ‘modello Garda’ fatto di efficienza, tecnica, puntualità,
disciplina oltre che di gioia e allegria.
Terzo: non solo vela ma mare e ambiente. Gianluca Cortese, un’enciclopedia
vivente in fatto di mare, spiega ai bambini, con semplicità e passione, cosa
c’è sotto la superficie sui cui navigano: i pesci del Mediterraneo, la
poseidonia, le stelle marine e il resto. Una settimana fa la scuola vela ha
salvato una tartaruga caretta – caretta in difficoltà e l’ha affidata al
Centro di recupero di Brancaleone che la sta curando e la riconsegnerà al
suo mondo. I bambini inoltre imparano il giuramento del piccolo velista,
uomo di mare in miniatura che rispetta l’ambiente, non getta nulla in acqua
e fa la sentinella.
Quarto: i ragazzi pranzano tutti insieme e fanno, se vogliono, il corso full
time, in modo da socializzare e rimanere “immersi” – è il caso di dire – in
questa fantastica esperienza.
Quinto: il venerdì è il giorno della consegna dei diplomi e dell’uscita in
gommone di mamma e papà che scoprono che il loro cucciolo ora sa navigare: è
la formula del villaggio vacanza ma low cost e a casa propria. È come in
settimana bianca. Infatti, il modello è stato studiato a Madonna di
Campiglio oltre che sul Garda e importato a Crotone. Del format fanno parte
le fotografie e i video: così i genitori, mentre lavorano al caldo, possono
godersi le immagini fresche dei loro timonieri spensierati.
Sesto: a Crotone si svolgeranno, a fine agosto, i Csmpionati nazionali
giovanili di vela e così i bambini che hanno iniziato quest’estate potranno
vedere con i loro occhi, e a casa loro, di quale straordinario spettacolo
potranno essere protagonisti se continueranno a navigare dopo l’estate.
Sì, perchè a Crotone si può andare in barca tutto l’anno come in Spagna o a
Malta, dove l’hanno capito quarant’anni fa costruendo su questo un pezzo di
modello di sviluppo. Ma ora l’Italia e Crotone si sono svegliate. E
inseguono di corsa.