CROTONE – Monta il dissenso per ciò che sta facendo il Governo Monti nei confronti della Calabria a proposito della spending review: soppressioni Tribunali, Province, riordino in basso della Sanità. Un dissenso che, al momento, si manifesta attraverso comunicati stampa per annunciare il danno che ne deriverebbe da un simile provvedimento. Dai banchi del Parlamento (Camera e Senato) non si è a conoscenza di una vera e propria forte presa di posizione da parte dei Politici calabresi a difesa di ciò che si sta togliendo alla Calabria. La Senatrice Dorina Bianchi (Pdl) in riferimento alla situazione dei tribunali afferma: Giustizia, va fermato il piano del Ministro Severino a proposito dello smantellamento della giustizia in Calabria, non ci sono le condizioni, neanche minime, perché il nostro territorio possa sopportare l’impatto di ridimensionamento del provvedimento governativo senza gravissime conseguenze e ripercussioni per la sicurezza e la convivenza civile delle nostre comunità.
Se il Governo, partendo da premesse sbagliate, intende arrivare a conclusioni errate, chiudendo alcuni importanti uffici giudiziari in Calabria, non farà altro che alimentare tra i cittadini il senso di abbandono dello Stato e aumentare la percezione di impunibilità e pervasività capillare delle ‘ndrine il cui fatturato illecito stimato è pari a ben 44 miliardi di euro, un vero e proprio atto di resa da parte dello Stato di fronte alla criminalità organizzata che affligge e mortifica il nostro sistema imprenditoriale costringendolo a gettare la spugna o a cedere ai coercitivi ricatti dei principali sodalizi criminali operanti sul territorio. In questo quadro allarmante l’ultima stesura del decreto apre alcuni possibili spiragli per la permanenza di alcuni uffici, definiti come presidi di legalità che dovrebbero sostituire le attuali sedi giudiziarie collocate in edifici pubblici. E’ necessario entrare a gamba tesa e con collegiale determinazione in questa possibile opportunità, per proporre una batteria di indicatori “sensibili” che ci consenta di garantire il mantenimento funzionale e scongiurare la soppressione di una serie di uffici attualmente a rischio.