L’attività è stata svolta dai mezzi navali del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia di stanza a Crotone e Lamezia Terme e dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone.
Nella mattinata di ieri, infatti, a seguito del rintraccio di 39 migranti nei pressi di Capo Colonna, si è dato immediato avvio al sinergico e coordinato intervento della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza attraverso l’impiego dell’elicottero della Guardia di Finanza della Sezione Aerea di Lamezia Terme, delle unità navali delle Fiamme Gialle e degli uomini della Squadra Mobile di Crotone, che ha permesso l’intercetto e il fermo del veliero che aveva, poche ore prima, trasportato i migranti nel capoluogo pitagorico.
L’imbarcazione, proveniente dalla Turchia, denominata “JASNA” e battente bandiera americana, è stata individuata dall’elicottero A 109-Nexus in mare aperto mentre si allontanava tentando di ritornare in Turchia. L’unità navale della Guardia di Finanza, quindi, ha fermato ed abbordato il veliero con a bordo tre cittadini ucraini.
L’imbarcazione, quindi, è stata condotta nel porto di Crotone e sottoposta a sequestro.
Contestualmente, grazie all’incessante attività di indagine svolta dagli investigatori della Squadra Mobile e della Sezione Operativa Navale di Crotone, stante le inequivocabili prove a loro carico, tre scafisti ucraini sono stati arrestati in concorso tra loro per il reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.
Si tratta di BRUTSKYI Oleksii cl. 78, KORABLOV Andrii cl. 78 e OBLOZHKIN Oleksandr cl. 84, il cui coinvolgimento nell’evento migratorio è stato confermato dalle dichiarazioni degli stessi migranti, sebbene, molti di loro non hanno inteso dare collaborazione alcuna, per paura di ritorsioni ad opera di altri complici dell’organizzazione criminale che ha gestito l’evento nei confronti dei propri familiari rimasti nei paesi d’origine.
All’esito della capillare attività di ascolto, alcuni dei migranti, nel frattempo trasferiti presso il CDA/CARA S.Anna di Isola di Capo Rizzuto, hanno indicato, agli investigatori, proprio nei suddetti cittadini ucraini, i componenti dell’equipaggio che ha condotto l’imbarcazione a vela a bordo della quale erano salpati, circa cinque giorni prima, dalle coste della Turchia alla volta dell’Italia a fronte del pagamento di circa 5000 dollari cadauno.
Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Crotone per ivi rimanervi, a disposizione del Pubblico Ministero dr. Alessandro RIELLO che coordina le indagini.