Sono trascorsi ormai più di due mesi dalla sospensione dei voli da parte della compagnia aerea Rayanair e da quando l’aeroporto è stato chiuso dall’’ENAC senza una forte reazione di dissenso e l’indignazione adeguata al fine quantomeno di ostacolare questa assurda e incomprensibile decisione che ha determinato tanti disagi in questo periodo festivo. Col passare del tempo, siamo già nel 2017, sta diventando sempre più intollerabile che nessuno più si preoccupi di questo problema, tra i più importanti per le nostre comunità, in modo serio e determinante e senza che nessuno si ribelli a questa insopportabile ingiustizia. I consiglieri regionali del cosentino in questi ultimi tempi stanno approfittando delle difficoltà del nostro aeroporto e della debolezza istituzionale e politica del crotonese, per spingere il piede sull’acceleratore affinché si proceda verso la realizzazione dell’aeroporto di Sibari. Obiettivo questo, antico, ma che abbiamo sempre scongiurato opponendoci fermamente a un tale impensabile disegno che mira alla cancellazione dell’aeroporto di Crotone. L’aeroporto di Crotone è l’aeroporto di Crotone e Sibari. Un quarto aeroporto in Calabria non avrebbe altro obiettivo che quello di colpire le aspettative delle popolazione del crotonese di rilancio del loro aeroporto coinvolgendo, così come è stato sempre affermato dai governi regionali di centro destra e di centro sinistra, l’area della sibaritide, attraverso la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture di collegamento viario e ferroviario. Mi ha meravigliato molto che uno dei consiglieri regionali più accaniti in queste ultime settimane è il consigliere Guccione, che ha proposto ordini del giorno in Consiglio Regionale al fine di procedere con i finanziamenti necessari per la costruzione dell’aeroporto di Sibari, dopo essere stato già inserito nel Piano Regionale dei Trasporti e approvato dal Consiglio Regionale senza alcuna osservazione. Il consigliere regionale Guccione è stato di recente a Crotone ospite in una manifestazione politica organizzata dal movimento a cui fanno riferimento il consigliere regionale Sculco e il sindaco di Crotone Pugliese. Una profonda contraddizione . Per non parlare del ritardo con il quale è stata presentata dall’Amministrazione Comunale di Crotone la richiesta di proroga dell’esercizio provvisorio, a qualche giorno dalla scadenza dei termini fissati dalla Curatela Fallimentare. C’è qualcosa che non quadra e per questa ragione penso che al di là di quanto sta avvenendo nella politica crotonese che ha scelto il trasversalismo come metodo finalizzato ali potere e al sottogoverno senza alcun pudore e sacrificando molto spesso i diritti più elementari dei cittadini, faccio appello ancora una volta alla politica che non si riconosce in questi metodi, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali di categoria, ai consigli degli ordini dei professionisti, agli imprenditori e operatori economici e a tutte le persone che hanno a cuore le sorti di questo territorio, di ribellarsi e di mobilitarsi, almeno per una volta, per una memorabile giornata di lotta, di fronte a questo ingiustificabile e inaccettabile sopruso.
Temo di non essere nemmeno disfattista o pessimista, affermando che non c’è più nulla da fare, non solo per l’aeroporto, ma per tutta la provincia (o ex tale) di Crotone. Penso che di questa terra il resto d’Italia ne farebbe volentieri a meno, oggi che di braccia da lavoro da sfruttare ce ne sono tante altre, senza nemmeno stare a sottolineare di quale colore queste braccia siano. Non c’è nessuna volontà di fare qualcosa per il crotonese. E a dirlo mi piange il cuore…
Mi allineo a quanto commentato dagli interlocutori,se non hanno fatto nulla contro la chiusura a riaprirlo sarà purtroppo impossibile.Avevamo un gioiellino di aeroporto purtroppo il giocattolo si è rotto.Come già commentato dal sottoscritto non è stato fare naufragare per le lobby del trasporto su gomma?
Amaramente dovo considerare che la precisa volontà dei nostri politicastri è quella di chiudere l’aeroporto di Crotone altro che rilanciarlo. Pubblicate una statistica sull’incremento degli utenti degli autobus. Vi ricordo che dal S. Anna partivano 3 voli quotidiani sempre pieni e siccome i 737 della Ryanair trasportano quasi 200 persone e facile ipotizzare che da Crotone partivano ed arrivavano circa 500 persone al giorno e quindi la generazione di un notevole indotto economico. Se davvero fosse interesse il bene pubblico è su questi numeri che occorrerebbe ragionare e pensare anche che, a parte campanilismi, Crotone è una realtà esistente mentre Sibari…
Caro sindaco non ho mai perso occasione per suggerire quanto Lei sta invocando,NON PERDIAMO ALTRO TEMPO. OCCORRE MOBILITARCI
L aeroporto a Sibari un altro spreco all’ italiana
. Se.non si riesce a far.decollare gli aeroporti di Crotone e Reggio a cosa serve o meglio a mi serve un altro? Ai soliti Mangioni?
Organizzate la rivolta “e quantu è vera a madonna” io arrivo da Torino a questo punto a piedi