L’esercitazione antinquinamento si è svolta nelle acque antistanti il porto di Corigliano Calabro”, a circa 2 miglia dall’imboccatura.
L’esercitazione, preceduta nei giorni scorsi da una riunione operativa tenutasi in Capitaneria di porto, è finalizzata a testare la macchina organizzativa da mettere in campo per il contrasto a tipologie di eventuali inquinamenti causati dalla fuoriuscita in mare di idrocarburi o altre sostanze nocive e pericolose.
Lo scenario simulato è uno sversamento accidentale in mare di idrocarburi, segnalato da una imbarcazione da diporto in transito.
L’esercitazione, organizzata dalla Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, si inserisce nell’ambito della programmazione del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto e della Direzione Marittima di Reggio Calabria, in aderenza anche a quanto previsto dal “Piano di pronto intervento nazionale per la difesa degli inquinamenti da idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini” e dal vigente “Piano Antinquinamento Locale” del Capo del Compartimento Marittimo.
In seguito alla segnalazione dell’inquinamento, la sala operativa della Capitaneria di porto ha attivato le procedure previste dal «Piano locale antinquinamento» coinvolgendo nell’evento unità navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, nonché unità speciali attrezzate per il disinquinamento della società Castalia, concessionaria del servizio antinquinamento in mare per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Durante l’esercitazione le motovedette hanno simulato l’individuazione dello specchio acqueo di mare ove si è verificato lo sversamento e il rimorchiatore “Città di Ravenna” ha recuperato gli idrocarburi a mezzo di panne galleggianti e skimmer.
L’esercitazione ha consentito di testare la prontezza operativa e la capacità di coordinamento della Capitaneria di porto con la società Castalia, con i servizi tecnico-nautici del porto e con le altre Amministrazioni dello Stato interessate.