Alla cerimonia sono intervenuti il rettore, prof. Gino Mirocle Crisci, il prof. Pietro Brandmayr, Presidente del Museo di Storia naturale e Orto Botanico dell’Ateneo (di cui il Museo di Zoologia che è parte integrante), la dott.ssa Nicoletta Boldrini, in rappresentanza dell’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, dott.ssa Antonella Rizzo.
All’Ing. Giuseppe Viggiani, in particolare, è toccato il compito di ricordare la figura di Aldo Di Giorgio e di illustrare la sua imponente collezione ornitologica, donata dalla famiglia al Museo e fulcro della nuova struttura.
Tra i presenti anche Michele Laudati, direttore del Parco nazionale della Sila, e Stefania Spadafora, responsabile Area ambientale del CUEIM (Consorzio universitario di economia manageriale).
Il Museo di Zoologia è composto dalle seguenti collezioni:
Collezione Teriologica (Mammiferi, resp. Prof.ssa Mara Cagnin) – Comprende circa 17.000 reperti di fauna calabrese, di cui 15.000 sono crani di micromammiferi (Insettivori, Roditori, Chirotteri) e circa 2000 animali interi conservati in alcool. A latere sono conservati in freezer circa 200 esemplari, utilizzabili per preparazioni in pelle ed analisi di tipo elettroforetico o analoghe. Numerosi sono i resti di grossi mammiferi come il lupo ed il gatto selvatico, alcuni attualmente prestati per mostre e/o divulgazione all’Amministrazione Provinciale di Cosenza.
Collezione Ornitologica (Uccelli, resp. Prof. Toni Mingozzi) – Pur non essendo così ricca di reperti, è importante ai fini dell’educazione alla legalità, in quanto buona parte degli esemplari naturalizzati sono oggetto di custodia giudiziaria in seguito di indagini operate dalla Guardia di Finanza (vedi adempimenti Convenzione di Washington – Cites). Altro importante materiale è conservato nei freezer in seguito a reperimento di animali morti o moribondi a causa del bracconaggio o per eventi accidentali. Attualmente la collezione si è arricchita di quella privata del defunto sig. Aldo di Giorgio, ornitologo cosentino, che è stata acquisita dal Museo per un totale di oltre 130 esemplari.
Collezione Erpetologica (resp. Prof. Sandro Tripepi) – Comprende circa 550 esemplari di fauna calabrese così ripartiti: Anfibi Anuri – circa 300; Anfibi Urodeli – circa 150; 20 reperti di testudinati, con alcuni carapaci ben conservati di tartaruga marina comune (Caretta caretta); infine circa 150 fra Sauri e serpenti. A questi si aggiungono alcuni esemplari di fauna rettiliana del Brasile.
Collezioni entomologiche – Coleoptera (resp. i proff. Pietro Brandmayr e Roberto Pizzolotto, curatore il Dott. Antonio Mazzei)). I coleotteri a secco conservati presso il Dipartimento di Ecologia ammontano oggi a circa 170 scatole entomologiche per complessivi 40.000 reperti nazionali o di altre regioni europee. Si aggiungono a queste circa 40 scatole tematiche (per habitat) e circa 200.000 reperti in alcool. La collezione di stadi larvali di Carabidi (in alcool), curata dalla defunta Prof.ssa Tullia Zetto, è attualmente la più importante del Mediterraneo e forse a livello europeo, in quanto include materiali donati anche da valenti coleotterologi italiani (Prof. Augusto Vigna Taglianti, Univ. La Sapienza).
Collezioni entomologiche – Lepidoptera (istituita dal Dr. Stefano Scalercio, collaboratore esterno del Dipartimento di Ecologia ed attualmente ricercatore del CRAI presso la Selvicoltura di Rende). La collezione di Lepidotteri diurni e notturni dell’entomologo Dr. Scalercio è da considerarsi la prima collezione d’insetti concepita in Calabria avente validità scientifica elevata. Allocata in buona parte presso il Dipartimento DIBEST, consiste di oltre 100 scatole entomologiche per circa 40.000 esemplari a secco. Importanti istituzioni internazionali, come la Zoologische Staatsammlung München, hanno definito la collezione “Scalercio” …”with regard to the fauna of southern Italy, it is surely the most important, correct and beautiful collection.”. Gli esperti della Collezione Zoologica Nazionale di Monaco di Baviera esortano a conservare detta collezione in un apposito Museo dedicato all’Italia meridionale, che potrebbe essere ubicato presso l’Unical, cosa che si sta realizzondo.
Il Museo di Zoologi vanta importanti successi scientifici ed è da anni anche consulente per i Parchi Nazionali ed il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria.