L’azione del Governo Oliverio in merito agli ammortizzatori sociali in deroga è stata tutt’altro che priva di responsabilità, come qualche pentastellato vorrebbe fare credere.
Ed i fatti lo dimostrano.
In due anni di governo regionale, infatti, il Presidente Oliverio si è impegnato sottoscrivendo due accordi condivisi con le organizzazioni sindacali e con il Ministero del Lavoro nel totale rispetto delle normative ministeriali e soprattutto della dignità dei lavoratori.
In seguito all’accordo sottoscritto nel 2015, infatti, si è potuto provvedere al saldo delle spettanze per il 2013 e per il 2014 a vantaggio di una platea complessiva di circa 23mila persone.
A tal proposito è importante sottolineare come la Regione Calabria abbia contribuito finanziando oltre la metà dell’importo totale necessario alla chiusura del 2013 e del 2014 per tutti i beneficiari previsti dall’accordo.
Ai 92 milioni erogati dal livello ministeriale, infatti, la Giunta del Presidente Oliverio tra 2015 e 2016 ha aggiunto complessivamente 120 milioni di euro di risorse proprie riprogrammate per gli ammortizzatori sociali all’interno del PAC.
Basta dare una lettura dei decreti ufficiali presenti sul sito del Ministero del Lavoro per avere reale contezza dell’unicità, nell’intero panorama nazionale e a confronto con tutte le altre regioni italiane, dello sforzo compiuto dalla giunta regionale Oliverio, in piena consapevolezza del disagio sociale su cui era necessario intervenire.
Nel corso di questo anno, inoltre, è stata data risposta ai circa 500 appartenenti al decreto 8670 datato luglio 2014, che non avevano ricevuto alcuna mensilità, e ad ulteriori 1500 persone in attesa, dal 2013, di essere decretate e poi retribuite.
Infine, l’accordo sottoscritto lo scorso 7 dicembre, in piena condivisione con le organizzazioni sindacali, è la conclusione di un percorso fatto di impegno e missione nei confronti di tutti i percettori.
Nei mesi scorsi, infatti, è stata questa amministrazione regionale a chiedere al Ministero del Lavoro di ampliare la deroga dal 5% al 50%, come anche la possibilità di utilizzare eventuali residui per le politiche attive.
Ed è stato anche grazie a questo aumento della deroga se oggi i beneficiari delle politiche passive passano da poco più di 1000 a oltre 5000.
Ed è stato ancora grazie alla possibilità di utilizzare i residui per le politiche attive che potremo inserire nel mondo del lavoro percettori, under 36 mesi e over 36 mesi che, altrimenti, non avrebbero potuto beneficiare di alcuna azione, perché non rientranti nei requisiti previsti dall’ormai famoso decreto Poletti del 2014.
La Giunta regionale, attraverso un confronto serrato con le Organizzazioni Sindacali e Organizzazioni Datoriali, sta lavorando a pieno ritmo per mettere in atto concrete politiche attive del lavoro.
L’occupazione è lo scopo prioritario dell’azione di governo della Giunta regionale.
In questa direzione saranno mobilitate tutte le risorse disponibili che sono state programmate nel corso di questa prima fase di governo.