Lo striscione con su scritto : “Stop accoglienza business!”, questo per contestare la prossima apertura di centri per accoglienza di immigrati nella cittadina tirrenica.
La prefettura di Catanzaro ha da poco, infatti, emesso i bandi per l’accoglienza nell’intera provincia e subito le solite fameliche associazioni si sono precipitate a partecipare alla gara individuando nel comune di Nocera stabili privati non certo idonei e senza requisiti per poter ospitare l’arrivo di nuovi immigrati, cosi come confermato dalla stessa sindaca Fernanda Gigliotti.
Cosi dopo la sindaca di Amantea ci auguriamo che anche quella di Nocera Terinese dica no all’accoglienza business di finti rifugiati, in quanto queste persone che pagano ingenti cifre per affrontare questi viaggi disperati su dei barconi, molti dei quali si concludono in tragedia, mentono allo sbarco sulla propria nazionalità e provenienza dichiarando il falso, allo scopo di ottenere quello status di rifugiato ed ottenere cosi tutti i relativi benefit che la legge prevede.
In questo modo le stesse persone diventano merce preziosa per tutte quelle associazioni che da quest’invasione ne traggono profitto e per loro poco importa poi dove e come questi immigrati vivono, le condizioni igienico-sanitarie degli alloggi etc, l’importante è ottenere quella quota che va dalle 35 alle 38 euro al giorno per ogni ospite ed ecco che l’affare è confezionato a danno poi di tutta una comunità.
Noi di Azione Identitaria diciamo no all’accoglienza business ed invitiamo la sindaca di Nocera Terinese ad assumere una netta posizione contraria, valutando bene tutte le deleterie conseguenze che da questa accoglienza potrebbero manifestarsi per l’intera sua comunità ed ai disagi che verrebbero apportati agli operatori turistici ed alle loro strutture, già duramente provate dalla crisi economica e da una politica miope ed assente su questa tematica.
La splendida Nocera Terinese ha bisogno di turismo ed agricoltura per rilanciare la propria economia, un’accoglienza incontrollata e fatta al solo scopo di sfruttare l’emergenza ed arricchirsi alle spalle di un’ intera comunità è un qualcosa che non si può accettare e che bisogna a tutti i costi contrastare e bloccare.