Desidero presentarmi mi chiamo Matteo Ballardini, insegno presso l’Università di Brescia i processi progettuali grafico tecnici di composizione degli spazi e ho un seminario ogni anno nella facoltà di Ingegneria, al termine del quale descrivo la vita dell’alveare come massima espressione di razionalità e tenuta ingegneristico-strutturale.
Ciò detto da diversi anni seguo un apiario di mia proprietà, il quale è condotto nel rispetto della biologia ed ha come scopo quello di inarniare famiglie di api selvatiche, provenienti dai recuperi di famiglie di Api effettuati nel centro di Milano, siamo seguiti come BACA ASSOCIAZIONE Ballardini Capoano direttamente dalla Ats1 zoo profilattica veterinaria di milano la quale sta monitorando e mappando i ritrovamenti, di detti sciami, insieme alle nostre attività, che sempre più interessano la Ns città metropolitana Milano; questa condizione si definisce come rispettosa dei dettami bio, in quanto le famiglie normalmente recuperate hanno già trascorso alcune stagioni allo stato selvatico, manifestando una resistenza ai patogeni, questo ceppo di sicura maggiore resistenza è per noi un patrimonio da non trascurare.
Alcuni giorni fa ho ricevuto l’invito da parte del Sig. Capoano registrato regolarmente come Apicoltore presso il Vs comune, e Comune di Lentate sul Seveso MB, proprietario di due distinte realtà nel ramo dell’apicoltura Italiana, una al Nord ed una appunto sul Vs territorio Ciro’ Marina.
Questo invito accolto con favore, mi ha da subito visto in attenzione per il monitoraggio del coleottero Athenia Tumida, che sta affliggendo la Vs meravigliosa regione, mi sono così personalmente recato presso il Vs comune, ho avuto il piacere di poter effettuare due visite in differenti momenti presso l’apiario sucitato, il ritrovamento di detto coleottero ha subito “bollato” la Vs regione impedendo le attività di nomadismo da parte degli apicoltori locali, ma cosa ancor più grave ne ha impedito l’esportazione su tutto il territorio nazionale, di fatto creando un notevole danno economico.
La mia attività si è svolta prendendo in analisi tutte le famiglie regolarmente inarniate, presso l’apiario Capoano di Cirò Marina, ed avendo così preso in analisi tutti i telaini da nido, di detto apiario, ho provveduto ad eseguire un censimento dello stato vitale dell’apiario, che fin da subito, solo osservando le porticine di involo, mi ha dato una impressione di forte vitalità e salute, questa stessa impressione l’ho potuta confermare all’atto dell’apertura delle arnie, in quanto ad una prima analisi visiva, da nessuna ape si rilevano, patologie pestose o di infezioni virali alcune, tutte quante le arnie avevano un’ottima vivacità e una rosa estesa di covata addirittura su 4 telai, anomalo in questo periodo, ma coerente con il tempo metereologico che fino a pochi giorni fa, ci ha fatto godere di temperature estive, ciò detto mi sono occupato di eseguire a campione un trattamento di sublimazione di acido ossalico, sempre in ottemperanza alla bio veterinaria, che da un primo esame ha dato un risultato negativo, escludendo la presenza di qualsiasi patogeno.
Termino dichiarando come gli apiari da me presi in analisi siano TUTTI completamente SANI e PRIVI di qualsiasi patologia o insetto; come sucitato sta danneggiando oltre che l’immagine della Vs meravigliosa regione anche l’economia della medesima, infatti vi è un decreto ministeriale che vieta l’esportazione delle Api su tutto il territorio Nazionale, spero che con questa mia di aver poter dare un oggettiva valutazione, se pubblicata darà una più aggiornata situazione degli apiari che sono presenti sul Vs territorio, evitando cosi di bollare con fervore di
negatività, quello che è stato o sarebbe potuto essere un patogeno di sicuro interesse virale, ma grazie al pronto intervento delle autorità competenti negli anni passati che hanno operato con l’abbattimento degli alveari nei folocai maggiormente interessati, mi riferisco ai responsabili dell’IZSV, che certamente hanno provveduto ripeto a debellare alla radice questo fastidiosissimo coleottero che si era presentato solo nella provincia di Reggio Calabria.
Concludo definendo come magistrale e inoppugnabile la conduzione così come presa visione, e cioè allo stato di completa naturalità e senza stress da parte delle api in quanto tutte le arnie avevano presente, nei nidi medesimi più di 35 Kg ciascuna di nettare perfettamente opercolato senza nessuna traccia di ebollizione eo fermentazione del miele presente, traccia incontrovertibile se ci fosse mai stata la presenza di patogeni eo coleottero.