Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sindaco di Scandale, Iginio Pingitore. Il verbale che mi è stato trasmesso dalla Capitaneria di Porto di Crotone stabilisce la violazione del decreto legge 152 / 06, art. 133 comma 2 : ” all’atto dell’accertamento effettuato, risultava uno scarico di acque reflue dagli impianti di depurazione priva dell’autorizzazione, ovvero scaduta dall’anno 2003″.
Ora io mi domando, ma dal 2003 perchè non è mai venuto nessuno a controllare? Nel 2007 la gestione è passata totalmente alla SOAKRO, e dal fallimento di quest’ultima ho denunciato a tutte le istituzioni, finanche alla Procura della Repubblica della grave situazione, voglio fare un po’ di chiarezza:
Sin dal 2009, il comune di Scandale ha affidato alla società SOAKRO la gestione degli impianti Comunali ed il servizio di distribuzione dell’acqua agli utenti ricompresi nel territorio. Intervenuto il fallimento di detta società (sentenza del 18/01/16), ed una volta dismessi i compiti precedentemente disimpegnati dalla stessa, la Curatela ha demandato ai vari soci la gestione dei relativi incombenti.
Un onere non da poco ove si considerino, per un verso, la condizione disastrosa in cui versano gli impianti di depurazione e la stessa rete di distribuzione e, per l’altro, l’assenza, nell’organico dell’Ente, di personale tecnico qualificato cui affidare la manutenzione ordinaria e straordinaria necessaria alla loro gestione ed al loro efficientamento. Infatti, il Comune di Scandale si oppose fortemente alla Curatela fallimentare per l’acquisizione degli impianti di depurazioni, poiché inefficienti, inutilizzabili ed in parte sotterrati.
Il 18 marzo 2016, il 10 novembre 2016, ho inviato due missive indirizzata al Ministero Ambiente, all’ Autorità per l’Energia,alla Regione Calabria, alla Curatela fallimentare ed alla Procura della Repubblica, denunciando lo stato in cui versano gli impianti, ho chiesto un intervento immediato, poiché una vasta area del territorio, in particolare la loc. Bellavista, non è servita da impianti di depurazione, con conseguenti rischi per l’ambiente e per la salute pubblica. L’intera rete ed i relativi impianti necessitano, con assoluta urgenza, di opere di manutenzione straordinaria e di interventi di adeguamento delle strutture già esistenti, al fine di consentire il raggiungimento dei livelli minimi di servizio, il rispetto della normativa di settore e la tutela ambientale. Si tratta di un intervento urgente, certamente non compatibile con le disponibilità di questo Comune e che tuttavia, non può non essere perseguito. Alla Regione Calabria, che dal fallimento della vecchia società gestore del servizio ad oggi, ha disatteso la legge istitutiva della Autorità Idrica della Calabria, di cui alla delibera della Giunta Regionale 12 giugno 2015 n. 183, è stato chiesto la realizzazione di un solo impianto nuovo per il capoluogo e un altro nella frazione Corazzo, nei pressi di località Bellavista lo smaltimento fognario avviene a cielo aperto e si richiede un impianto di sollevamento al servizio della rete fognaria.
Dopo le mie denuncie il 14 novembre la Capitaneria di Porto sequestra gli inutilizzabili depuratori e trova subito il capro espiatore, a me, nella qualità di sindaco di Scandal, notificando una multa di 300.000,00 EURO
Nel verbale è stato scritto che il sindaco dovrà versare la somma di 60.000,00 euro per ogni depuratore, calcolato per cinque impianti totalizza la somma di 300.000,00 euro, da pagare tramite bollettino postale sul cc n. 15562887. Un fatto increscioso, ma anche ridicolo, poiché, io se avessi soldi, secondo quanto scritto sul verbale dovrei versare una cifra in contanti a mezzo bollettino postale, violerei ogni norma concernente l’antiriciclaggio!
Vivo ogni giorno al servizio della comunità e ne assumo le relative responsabilità con il solo scopo di renderla migliore, più vivibile, e più efficiente.
Tuttavia non mi tirerò indietro per salvaguardare la nostra cittadina dall’inquinamento, e a favore sempre della salute pubblica, lo farò andando oltre e, rimboccandomi le maniche, compiendo qualsiasi azione per avere giustizia.