LAMEZIA TERME – “In Calabria, nessuno s’indigna per niente e per nulla. Subiamo da alcuni anni, inermi ad una fase di declino economico, morale, sociale e politico senza precedenti. Ai problemi di sempre quale la disoccupazione, lo spegnersi di iniziative di sviluppo, registriamo il fallimento completo di una rappresentanza politica, del tutto assente rispetto ai problemi reali del territorio. Tanti sono i dati disarmanti e fallimentari che confermano, qualora ce ne fosse bisogno, una situazione a limite della sopravvivenza, una sofferenza economica delle famiglie senza precedenti, una situazione, per molti da incubo. E’ necessario uscire da questa situazione, è ora di rimboccarsi le maniche. La Calabria ha bisogno di una forte scossa, ha bisogno di un “moto” politico”. Duro e deciso l’intervento del vice coordinatore nazionale dei Liberal Democratici, Ciro Giovanni Palmieri, nel primo incontro regionale del movimento tenutosi a Lamezia Terme, dopo del quale insieme al presidente regionale Dora Trinchi e al vice coordinatore regionale, Danilo Russo, ha incontrato la stampa. Palmieri ha avuto modo di spiegare che in questa occasione si è avuto modo di effettuare una profonda discussione ed un confronto sull’analisi del voto delle amministrative di maggio, la nomina del vice- coordinatore regionale, Danilo Russo, l’impossibilità dei cittadini a partecipare alla vita politica, ma soprattutto la crisi che attanaglia il Paese ed assilla in maniera grave la Calabria. Infatti, Palmieri ci ha tenuto a sottolineare che: “I cittadini sono distaccati dalla politica perché sono impossibilitati a parteciparvi e perché non riescono più a comprenderla. Non capiscono, per esempio, perché in Parlamento debbano starci anche i “condannati”. Non capiscono cosa succede nella Regione Calabria, anche li vi sono gli indagati. Non capiscono perché la legge elettorale non consenta di scegliere chi votare. Per non parlare, poi, dei privilegi della politica. Dunque, sono tante le cose che non comprende, ma visto che è preso dai mille problemi del proprio quotidiano e, spesso, non sapendo nemmeno come sbarcare il lunario ed arrivare alla prima settimana del mese, ecco che non ha fiducia e vede la politica come una cosa da tenere lontana”.
Il vice-coordinatore nazionale dei Liberal Democratici prosegue nella sua durissima disamina della situazione calabrese: ”Sappiamo tutti i problemi cronici e storici di questa regione, che ne fanno una terra “strutturalmente povera”, ma paradossalmente, proprio per queste condizioni, in passato abbiamo superato in modo “soft”, tutte le varie crisi che si sono succedute negli anni. Tanto poveri si era già. La crisi di questo periodo però è un colpo di grazia anche per chi è abituato alla povertà. Diventa preoccupante e ci fa indignare è il silenzio assordante di quasi tutta la classe dirigente di questa regione. Perché – evidenzia Palmieri – costringere i calabresi, già da alcuni anni, ad una fase di declino economico, morale, sociale e politico senza precedenti, mentre una certa classe politica dirigente finge i rinnovamenti solo per anticipare i passi degli altri partiti o movimenti, per mistificare la verità, a volte grave e scottante della propria inerzia, per non essere esclusa da un reale rinnovamento. Vista la disaffezione dei cittadini e il risultato positivo di chi ha raccolto le istanze di coloro che sono stanchi dei soprusi della politica, oggi, scrive lettere sui giornali nazionali per tirarsi fuori dagli “inciuci” e dalle beghe nelle quali ha sguazzato sino ad oggi. Quando – Conclude Ciro Giovanni Palmieri – si lascia il vecchio per il nuovo, sapendo che non c’è più spazio e ciò che si lascia sta “cadendo a pezzi” è facile rinnegare il passato (che non si lascia mai veramente). Tutto per carpire la buona fede di chi ancora spera in un cambiamento. Ma certe mutazioni porteranno alla nascita di nuovi mostri, basta vedere da dove parte l’idea, quando è partita e come viene promossa. I metodi sono sempre quelli”.
Pertanto, l’incontro lametino è stato un momento di grande rilievo per confermare ed approfondire il progetto dei Lib Dem, che, così come ha detto la presidente regionale, Dora Trinchi: ”intendono portare avanti gli ideali liberali restando al Centro e lavorando perché si ritorni al rispetto, prima di ogni altra cosa, verso il cittadino che i questi anni ha sempre di più perso la possibilità di decidere e scegliere per la vita del Paese e di conseguenza per il proprio futuro. La presidente ha dichiarato, inoltre, che: “Con la nostra presenza su tutto il territorio regionale, abbiamo voluto dare un segnale deciso a quell’area politica, culturale e sociale che non si sente più rappresentata. Debbo ringraziare Ciro Giovanni Palmieri, per la sua forza nel voler fondare questa nuova anima politica in Calabria, perché ci consente di sottolineare ai calabresi che esiste una politica capace, innanzitutto, restituire vitalità e potere ai cittadini, interpretandone le ansie, le richieste, le istanze e le aspettative. Tutto questo – ha detto ancora Dora Trinchi – è indispensabile per poter riacquisire fiducia verso chi ci rappresenta politicamente. Il movimento è una forza autenticamente di centro e si colloca nella grande area dei moderati, non solo con iniziative politiche, parlamentari di tutti coloro che condividono i nostri principi di fondo e operano con passione, ma anche con una classe dirigente giovane, moderna ed aperta”. La presidente regionale ha poi chiuso il suo intervento con un appello per i calabresi: “I LIBERAL DEMOCRATICI calabresi, dopo un ampia ed attenta analisi delle problematiche discusse, lanciano un appello ai cittadini e a tutte quelle forze politiche e sociali, in particolare di area moderata, che hanno reso questo paese libero e moderno, che sono presenti anche in questa regione, senza pregiudiziali di sorta.
Chiediamo di riprendere forza e voce, li invitiamo a mobilitarsi civilmente per mettersi intorno ad un tavolo e discutere, modi, contenuti ed il percorso comune da intraprendere. Un cammino realmente nuovo per prestare un valido ed energico contributo nel contrastare il declino di questa regione e dare risposte concrete. Basta con i privilegi di pochi soliti noti. Bisogna costruire uno sviluppo sociale ed economico sostenibile, partendo dai problemi reali e quotidiani dell’insieme delle nostre comunità”. All’incontro con la stampa è intervenuto anche il neo eletto vice-coordinatore regionale del Movimento, Danilo Russo. ”E’ il momento di dare realmente spazio ai giovani, senza però consegnare il nostro futuro a donne uomini che giovani lo sono solo all’anagrafe, ma in realtà sono già vecchi alla politica e, di conseguenza, proni al potere di chi ci ha ridotti in queste condizioni. Basta usare la data di nascita come specchietto per le allodole, proponendo ancora la pericolosa, stantia e degradante maniera di fare politica. Conoscere la storia e la tradizione della vera politica dei “maestri” è ciò che conta, per farne oggi nuova capace di riconoscere i bisogni del popolo, del cittadino, dell’essere umano, come primo punto fermo del cambiamento. I giovani Liberal Democratici – ha spiegato Russo – non sono pedine, ma persone che partecipano, condividono e costruisco, basandosi sulle esperienze positive del nostro Paese e della nostra Regione. L’orgoglio della Storia e della Tradizione è la base per un futuro nel quale credere ed essere protagonisti, è questo il nostro percorso nel movimento”.