Anche quest’anno il Premio Alda Merini, promosso e organizzato dall’Accademia dei Bronzi, con il partenariato della Camera di Commercio di Catanzaro e la collaborazione delle edizioni Ursini e dell’Associazione Anvos, si avvale dell’adesione dei presidenti del Senato e della Camera del Deputati, Pietro Grasso e Laura Boldrini, che hanno inviato le loro medaglie ufficiali da consegnare nel corso della premiazione dei vincitori programmata a Catanzaro per il prossimo 27 agosto. La giuria del premio (G. Battista Scalise, presidente, Vincenzo Ursini, Mario Donato Cosco, Antonio Montuoro e Mauro Rechichi, componenti), dopo attento esame di alcune candidature, ha deciso di assegnare le due medaglie istituzionali a Padre Giuseppe Sinopoli, frate cappuccino presso la Chiesa del Monte di Catanzaro, e a Michele Affidato, maestro orafo di Crotone.
AFFIDATO – “Michele Affidato, maestro di arte orafa, – si legge nella motivazione – è dotato dello straordinario potere di imprimere ai metalli preziosi l’alito creativo divino che li trasforma da materia informe in autentiche creazioni d’arte nelle quali storia e attualità, passato e presente della Calabria, si compenetrano e modulano con eccellenti risultati. Conosciuto ed affermato a livello nazionale ed internazionale, rappresenta un mirabile esempio di tenacia, impegno, laboriosità ed umanità: doti che esaltano la sana imprenditoria calabrese e danno lustro a Crotone e all’intero Mezzogiorno. Con la sua qualificata presenza ad alcuni dei più prestigiosi eventi cinematografici, religiosi e culturali, nazionali e internazionali, rappresenta senza dubbio un positivo esempio per i giovani della nostra terra e per tutti coloro che intendono intraprendere qualsiasi attività produttiva nel rispetto dell’Uomo delle Istituzioni”.
SINOPOLI – Padre Giuseppe Sinopoli, cappuccino nella Chiesa del Monte di Catanzaro, ha esaltato, con le opere e gli scritti, la bellezza del carisma dell’Ordine al quale appartiene e della vita sociale nelle varie sfaccettature antropologiche, culturali, religiose, storiche e artistiche. Egli, attraverso appassionate ricerche di documenti inediti e di reperti museali, è riuscito a riproporre quel mirabile intreccio provvidenziale tra la trascendenza e l’immanenza che ha animato e sostanziato le varie stratificazioni, evolutive ed involutive, della micro storia, le quali per rigore scientifico ed esatta impostazione metodologica travalicano i limiti della stessa storia locale accreditandosi come riferimento imprescindibile per quanti desiderano conoscere o approfondire l’evolversi degli eventi. Attenta e insieme tenera la sua sensibilità verso il mondo della sofferenza: testimonianza discreta di quel piccolo seme di senape, segno evangelico, che accoglie, ascolta, si fa dono e genera “poesia” di vita, d’amore e di speranza. Giornalista pubblicista, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, è anche cittadino onorario di Reggio Calabria dal 19 gennaio2016, “per aver valorizzato – si legge tra l’altro nella motivazione – il ricco patrimonio etico-socio-culturale della Città, finalizzato al conseguimento del bene comune, della promozione della dignità della persona e della cultura della legalità”.