Finalmente, dopo alterne vicende, vandalismo e tanto altro, torna alla piena fruibilità il Museo di Pitagora allocato all’interno della vasta area del giardino che prende anch’esso il nome del filosofo di Samo nella zona detta Parco Pignera alle spalla del nosocomio cittadino. È stata una piacevole serata quella dell’inaugurazione tra musica e luci r alla presenza del sindaco Ugo Pugliese che si è detto soddisfatto ed emozionato per la circostanza che vede restituire alla città una preziosità voluta, anni orsono, dall’indimenticato Prof. Carmine Mazzei, matematico e presidente della Mathesis e gestita in tutti i suoi particolari e quotidianamente dal Consorzio Jobel presieduto da Santo Vazzano.
Non c’è dubbio che le celebrazioni inaugurali, che hanno visto anche la partecipazione di moltissimi bambini interessati alla mostra interattiva pitagorica, ridanno alla comunità crotonese, alla scuola, ai giovani il gusto di immergersi nello studio e nella curiosità attorno alle scienze matematiche con tutti i simbolismi presenti nel giardino e nel museo. Tra gli altri intervenuti, il presidente Vazzano ha voluto evidenziare il buon livello di sinergia col Comune e gli Amministratori per il buon funzionamento della struttura sia nella sua parte naturale con tante verde ed alberi legati alla simobologia matematica e sia nello spazio museale che spesso vede anche l’esibizione di apprezzati musicisti. Presenti anche Antonio De Marco dirigente della Regione Calabria, i progettisti del museo Alessandro Bonaventura e Giampaolo Leonarduzzi, giunti da Venezia per la circostanza e l’architetto crotonese Giuseppe Monizzi che ebbe parte attiva durante le varie fasi dell’edificazione del museo; i tre tecnici hanno illustrato, con dovizia di particolari, ogni angolo dell’area dalla fase progettuale alla realizzazione.
La serata poi è proseguita piacevolmente con l’esibizione, molto apprezzata dal numeroso e qualificato pubblico, del M° Giuseppe Maiorca al pianoforte. Beh, che dire al postutto, auspichiamo che non ci siano altre interruzioni nella fruibilità dell’area museale soprattutto a causa di in qualificati atti vandalici che la parte buona della città non merita. Infine, ma non secondario, l’area verde e il museo non sono strutture inutili, ma utilissime a tutte le fasce d’età e per l’ossigenazione e per l’acculturazione e non si può sottacere che la preziosità contenuta all’interno del vasto Parco Pignera è oggetto di attrazione turistica con visite guidate di vari istituti scolastici provenienti da ogni parte della Penisola e anche dall’estero.