Erano da poco passate le 20 di ieri sera quando il personale della Questura di Crotone contattava la sala operativa della Capitaneria di porto per segnalare un presunto suicidio nelle acque del bacino commerciale del porto di Crotone. La segnalazione era stata poco prima ricevuta dalla Questura direttamente dai familiari del presunto scomparso. Secondo le dichiarazioni degli stessi, l’individuo aveva manifestato intenti suicidi dichiarando di voler attuare il suo proposito all’interno del porto. Sul luogo della segnalazione, venivano rinvenuti effetti personali dello scomparso e, pertanto, in zona venivano inviate un’autopattuglia e veniva disposto l’intervento della motovedetta SAR CP873 per pattugliare l’intero specchio acqueo.
LE RICERCHE – Contestualmente, il personale della sala operativa provvedeva ad allertare i sommozzatori portuali per organizzare le ricerche in acqua. Chiaramente, la scarsa visibilità dovuta alle ore notturne non consentiva un impiego immediato e sicuro di quest’ultimi. Le operazioni di ricerca venivano pianificate per la mattina successiva. Alle 07:00 del mattino, i sommozzatori intervenuti si immergevano nelle acque portuali mentre in assistenza la motovedetta CP873 scandagliava con le apparecchiature elettroniche i fondali del bacino. Grazie ai risultati forniti dall’ecoscandaglio di bordo i sub riuscivano ad individuare il disperso e provvedevano a recuperarne la salma riportandola in superficie. Allertato il magistrato di turno, questi disponeva la perizia medico legale e gli accertamenti di rito che tuttora sono in corso.