Dal 23 luglio è stato soppresso il regime di IVA al 4% per le erbe aromatiche che, quando destinati all’alimentazione, vengono inseriti nella parte della tabella del Dpr relativo per i quali è prevista la aliquota Iva del 5%, imposta da normative europee. L’Unione Europea ha richiesto un’armonizzazione del regime IVA per i prodotti alimentari, l’Italia si è adeguata con la cosiddetta Legge Europea 2015-2016, la legge attraverso la quale ogni anno il nostro Parlamento acquisisce e “traghetta” nell’ordinamento nazionale la normativa europea. I prodotti interessati sono il basilico fresco, il rosmarino fresco e la salvia fresca; nella medesima tabella vengono inserite anche le corrispondenti piante delle erbe, che precedentemente erano state inserite nella voce in cui l’aliquota era al 10%. Tra i prodotti con aliquota Iva al 5% anche l’origano in rametti o sgranato che sinora scontava l’Iva ordinaria del 22%. A partire dal 23 luglio pertanto, i commercianti al minuto dovranno adeguare i registratori di cassa inserendo l’aliquota del 5% per tali prodotti.
RIASSUMENDO
- innalzamento dell’aliquota IVA dal 4% al 5% per le cessioni di basilico, rosmarino e salvia freschi destinati all’alimentazione;
- riduzione dell’aliquota IVA dal 10% al 5% per le cessioni di piante allo stato vegetativo di basilico, rosmarino e salvia;
- riduzione dal 22% al 5% dell’aliquota IVA per le cessioni di origano in rametti o sgranato.