CROTONE – Nessun via libera da parte dei consiglieri della maggioranza per la nomina d’altri assessori dopo l’ultima riunione dei consiglieri che sostengono la maggioranza. Il nulla di fatto dipende dal ricompattamento del centrodestra in provincia, sancito dal ritorno in Giunta di Alessandro Carbone (Udc) Salvatore Claudio Cosimo (Fli) Gianluca Bruni (Pdl). Tale situazione potrebbe sbarrare definitivamente anche l’ingresso dei “I Demokratici” nel governo provinciale senza alcuna risoluzione dell’attività legislativa fino alla scadenza naturale. Ciò avverrebbe in quanto i quattro consiglieri del movimento politico di Enzo Sculco non sono determinanti essendo all’opposizione fin dalla prima ora (primavera 2009) quando il centrosinistra, che comprendeva anche I Demokratici, è stato bocciato dai cittadini. Stando così le cose, il presidente Stanislao Zurlo sarebbe sostenuto da una maggioranza di tredici consiglieri: tre dell’Udc (Pietro Caligiuri, Pasquale Le Rose, Donato Proietto); due del Fli (Pietro Caterisano, Maria Maio); uno di Italia Futura (Giuseppe Frandina ex Pdl), cinque dal Pdl (Gianfranco Grano, Umberto Lorecchio, Raffaele Martino, Ferdinando Muto, Michelangelo Greco); l’altro voto a favore della giunta sarebbe quello del presidente del Consiglio Benedetto Proto uscito dall’Udc e in quota I Demokratici. Tutto ciò non dispiace, di sicuro, a Stanislao Zurlo che non ha mai nascosto la contrarietà di un eventuale ingresso in Giunta di un uomo in quota I Demokratici. Non va, infatti, dimenticato che, durante la campagna elettorale per le elezioni provinciali, lo slogan di Zurlo era: “non fate vincere il centrosinistra altrimenti consegnerete la provincia nelle mani di un solo uomo”.
Fin troppo chiaro il riferimento di Zurlo nei confronti di Enzo Sculco. In ogni caso i problemi inerenti alla formazione della Giunta ter non sono stati eliminati da Zurlo. L’operazione evitare al partito “I Demokratici” d’entrare in maggioranza è adagiata su una mina pronta ad esplodere in qualsiasi momento. A farla saltare la precarietà dei numeri in considerazione di qualche defaillance della maggioranza che potrebbe arrivare dalla posizione di Giuseppe Frandina, passato dal Pdl a Italia Futura, e quella di Maria Maio del Fli che non ha condiviso il ritorno in giunta di Cosimo. L’altra minaccia, ed è la più grossa, il decisionismo del Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ha “imposto” a Zurlo l’ingresso dei I Demokratici in maggioranza. Quest’ultima presa di posizione non è vista benevolmente dai Consiglieri provinciali del Pdl i quali continuano a reclamare l’ingresso in Giunta. Per discutere di questo, martedì 12 giugno, si sono riuniti i consiglieri di maggioranza alla presenza del presidente Stanislao Zurlo. Dalle notizie raccolte si sa che il completamento della Giunta ter deve passare attraverso la nomina di altri assessori del Pdl. E tra gli eventuali assessori del Pdl ci potrebbe essere quello dell’area Pe come nella prima e seconda Giunta quando a ricoprire la carica furono Franco Senatore e Adele Bottaro. Critico durante la riunione il consigliere dell’Udc Pasquale Le Rose che ha minacciato di non votare a favore dell’ingresso in giunta di un altro assessore se non è espressione del territorio di Cutro.