Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Amendolara per la valorizzazione della mandorla: processo che dovrà condurre all’ottenimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Il 23 giugno nella sala consiliare, alla presenza del primo cittadino e della dottoressa Mariateresa Stamato, responsabile del progetto, è stata costituita l’ATS (Associazione Temporanea di Scopo). L’Associazione per la tutela e la valorizzazione della “Mandorla di Amendolara”, con capofila il Comune e con la partecipazione dei dipartimenti di Chimica e di Studi Umanistici dell’Unical, ha visto l’adesione di 14 imprenditori agricoli pronti a realizzare sui loro terreni una coltivazione sperimentale di mandorle.
Ma non di mandorle qualsiasi, bensì di quella varietà autoctona sulla quale sta lavorando, con una ricerca scientifica sotto la direzione della professoressa Silvia Mazzuca, l’Università della Calabria che presto metterà a disposizione degli agricoltori un seme che richiama la varietà “Prunus dulcis”, già presente ad Amendolara, e di indubbio interesse botanico, paesaggistico e storico. La neo costituita associazione guarderà con attenzione ai fondi europei del nuovo Psr Calabria 2014-2020 per il sostegno ai progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti nel settore agroalimentare. L’obiettivo nel medio termine è quello di produrre una mandorla biologica che sappia ritagliarsi il suo mercato di qualità collocandosi come alternativa alle commerciali mandorle turche o californiane che si trovano nei supermercati. Una mandorla che sappia parlare di Amendolara sarà la chiave per l’ottenimento del marchio IGP. Questo processo virtuoso porterà inevitabilmente alla genesi di un indotto economico, sociale e culturale che rispecchia un nuovo modo di amministrare i piccoli centri puntando sulle eccellenze del territorio attorno alle quali costruire una dignitosa qualità della vita per i cittadini collegata ad un’offerta turistica d’elite.