LE RONDINI
La primavera annunciano, svolazzando leggere,
rincorrendosi nell’aria tersa, alla ricerca dei nidi,
lasciati vuoti nel loro emigrare.
Per un attimo si posano sulle grondaie,
per poi rituffarsi nello spazio infinito,
intrecciando giochi armoniosi, nel roteare su se stessi,
con un vibrare di ali corvini.
Si schierano in parata per risalire il cielo,
in una flotta compatta, intonando cori garranti,
per risvegliare le menti e rallegrare i cuori,
riportando nostalgici ricordi delle passate estate.
Quando il Sole muore sul finire della giornata,
niente più voli, niente più baccano.
Tutto il creato tace.
Dormono beati, per poi ricominciare
ancora più contenti al’ alba del domani.
Maggio 2005 – Caterina