I tre, dalla ricostruzione dei militari, hanno impiegato tutta la giornata nel fare acquisti nei paesi dell’Alto Marchesato con banconote da 50 Euro quasi del tutto simili a quelle originali: le copie erano davvero di pregiata fattura, se non fosse stato per i numeri seriali ricorrenti, elemento che riconduceva ad una inequivocabile falsità. In questa maniera i tre soggetti, hanno effettuato nel primo pomeriggio piccole spese ( l’obiettivo era spendere il minimo necessario con la banconota falsa, per poi ricevere il resto, ovviamente in valuta originale) nel Comune di Cotronei, Petilia e Mesoraca. Proprio a Mesoraca dopo che i soggetti erano riusciti a piazzare l’ennesima banconota, una commerciante, accortasi in ritardo della banconota fasulla, ha avvisato la Pattuglia della Stazione di Mesoraca, nei confronti dei quali militari quasi in contemporanea venivano rapportate ulteriori situazioni del tutto simili da parte di altri commercianti della zona. Una volta ricevuta la segnalazione dell’autovettura sulla quale viaggiavano i sospetti, le vie di uscita del paese venivano di fatto “sigillate” da posti di blocco di altre pattuglie fatte confluire in zona; proprio all’uscita del paese la pattuglia della Stazione di Roccabernarda, con a capo il nuovo Comandante di Stazione Maresciallo Marco Fontanella, intercettava e fermava l’autovettura sulla quale risultavano viaggiare M. G. cl’79, la moglie F. G. cl.’85 e S. A. cl.86, tutti provenienti da Cirò Marina.
Gli stessi venivano condotti presso il Comando Compagnia di Petilia, e qui a seguito di perquisizioni personali venivano trovati in possesso di una cinquantina di banconote del medesimo taglio, la maggior parte delle quali occultate negli indumenti intimi della donna, tra l’altro incinta di tre mesi, e di S.. Inoltre i militari si attivavano immediatamente per individuare i negozi ove vi erano state poche ore prima le spendite di banconote false: dall’analisi e comparazione degli scontrini venivano individuati nove esercizi commerciali nei tre Comuni sopraindicati, e una volta contattati, i commercianti raggirati hanno immediatamente raggiunto il Comando Compagnia per sporgere querela. I tre sono stati dichiarati in arresto ( il M. è un Avvisato Orale con precedenti penali per droga e reati contro il patrimonio, il S. ha precedenti di polizia minori) e messi a disposizione del Sostituto Procuratore di Turno. L’attenzione dei Carabinieri ora è rivolta ad individuare il canale di approvvigionamento delle banconote false, come pure si invita chiunque sia stato oggetto del medesimo raggiro di recarsi presso il più vicino Comando dei Carabinieri per sporgere querela.
Certo che si vede scritto Ciro’ Marina solo quando si parla di cose brutte come traffico di droghe, soldi falsi. ecc. ecc…. e noi paghiamo le conseguenze e per loro nn si migliora mai…..