Mai come in questo caso i versi del sommo Poeta ci sembrano adeguati. Esiste un Sud, infatti, che ci fa dimenticare l’angosciosa realtà di spread mutui e tediosi argomenti economici vantando eccellenze nella fisica e nell’astrofisica. Non lo avreste mai immaginato ma proprio a Rende, in provincia di Cosenza, vi sono un centinaio di ricercatori che operano nei cristalli liquidi, nell’astrofisica extragalattica e nella fisica solare.
Il ritorno alle origini, investendo nella gioventù
Ed è proprio qui che farà tappa The innovation place, programma che si occupa di mostrare le eccellenze nell’innovazione del nostro Paese, e che nella terza puntata si occuperà di una delle migliori realtà accademiche d’Italia secondo il Censis. Riccardo Luna, conduttore della trasmissione, ci porterà alla scoperta di una ricerca universitaria da record mondiale, leader per presenza femminile nel campo dell’astrofisica. Tra le presenze femminile anche quella di Sandra Savaglio, la scienziata tornata per insegnare l’astrofisica, che afferma: “Ho studiato in questa università, sono tornata per una nuova avventura e ho visto un ribollire di iniziative che riguardano la robotica, il Mediterraneo, la crescita. Oggi il fiore all’occhiello della mia amata Calabria è la gioventù”.
Il futuro nel progetto Thor
In pochi sanno che la Calabria concorre anche all’assegnazione di 500 milioni di euro circa di finanziamenti dell’Agenzia Spaziale Europea con il progetto “Thor”, che è stato realizzato unitamente ad un centro di eccellenza in Svezia e dedicato alle emissioni spaziali, in particolare alla fisica del sole e al vento solare. Il lancio del satellite è previsto nel 2025. In conclusione, ma non da ultimo, il primo laboratorio in Europa per indagare l’energia che nascerà proprio qui in Calabria. Si tratta di un vero e proprio bunker in cemento armato, al cui interno si sta costruendo una macchina che ci porterà direttamente nel futuro. La scienziata Savaglio conclude affermando: “Qui in Calabria facciamo studi su come era l’universo dieci milioni di anni fa, ma indaghiamo anche quante stelle ci sono e di che tipo sono. Per questo ci soffermiamo sulle esplosioni stellari e sul vento solare. Proprio lo studio del vento solare nel lungo termine genererà innovazione. Perché facciamo questi studi? Perché amiamo la sfida della conoscenza”. E come darle torto?