“Sono fondate le notizie secondo cui dal prossimo anno la stazione centrale di Lamezia Terme potrebbe essere trasformata in semplice fermata ferroviaria?”. E’ quanto chiedono in una interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, i parlamentari del Pd, Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, e Franco Laratta. “Lo scalo che sino ad oggi ha rappresentato uno snodo fondamentale e strategico nel sistema regionale e nazionale dei trasporti ferroviari, sia in termini di passeggeri che di movimentazione merci – evidenziano i due deputati democratici – sarà privato, stante alle prime indiscrezioni, dei dirigenti movimento e dei capi stazione di turno, inoltre dovrebbe essere soppresso e accorpato a Napoli il dirigente centrale operativo che coordina una grande sala operativa da dove si controllano le stazioni non presidiate a sud dello scalo lametino. Qualora tutto ciò venisse confermato lo scalo sarebbe destinato a diventare da stazione controllante a stazione controllata da quella partenopea e, sempre stando alle indiscrezioni, ad essere oggetto di soppressione sarebbero anche la biglietteria, il deposito personale viaggiante, il reparto territoriale movimento e l’ufficio verifiche che comporterà come conseguenza finale la chiusura della stessa nelle ore notturne, e che metterebbe a rischio la perdita di diversi posti di lavoro.
La trasformazione della stazione di Lamezia Terme in semplice fermata ferroviaria – aggiungono Oliverio e Laratta – determinerebbe poi, secondo il grido di allarme lanciato dal presidente di «Lamezia libera» Francescantonio Mercuri, la negazione della eventuale fermata TAV qualora l’alta velocità venisse nel tempo prolungata sino a Reggio Calabria. Queste notizie hanno suscitato diffuse preoccupazione nelle amministrazioni locali interessate da tali decisioni, visto l’importanza di collegamento che tale arteria ferroviaria riveste per l’intero territorio, dato anche la scarsa efficienza delle altre infrastrutture. Per l’attuazione di una linea politica strategica di crescita e di sviluppo della regione Calabria, sarebbe piuttosto opportuno attuare forti interventi di potenziamento delle infrastrutture per incentivare la ripresa economica dell’intera Calabria”. Alla luce di tutto questo i due esponenti del Partito Democratico chiedono se il Ministro “è a conoscenza dei fatti esposti e se può intervenire presso i vertici di Trenitalia per verificare la fondatezza di tali notizie e adottare tutte le eventuali iniziative possibili, affinché non sia dato corso al declassamento dello scalo ferroviario di Lamezia Terme centrale e se intende intraprendere urgenti misure al fine di potenziare il sistema ferroviario, nella regione Calabria ed in particolare nello scalo di Lamezia Terme”.
14 novembre 2012