E’ da poco apparsa la diciannovesima pubblicazione della prof. Domenica Milena Arcuri Rossi ed è visibile in tutti i più importanti siti di ricerca e acquisto di libri. L’opera “Il profumo degli ulivi e… di segreti amori”, viene definita “un fiore per l’anima”, “vera opera letteraria” dai già numerosi ammiratori che leggendolo ne hanno apprezzato gli accorati ricordi, le descrizioni delicate e incisive e che offre riflessioni profonde su temi importanti, epicentro del mondo: l’amore e la famiglia. Il precedente lavoro letterario “Il profumo degli ulivi”, è stato apprezzato in tutto il mondo, e per il quale sono state scritte tante lusinghiere recensioni nei vari siti, ed è stato definito, anche, “piccolo gioiello letterario” dalla presidente della pro loco di Cirò, Rosaria Frustillo, durante i festeggiamenti celebrativi del 16 agosto ultimo scorso.
Ora, a distanza di una manciata di mesi, Rubbettino Editore-Calabria Letteraria pubblica la seconda edizione, il cui titolo, appunto, è ”il profumo degli ulivi e…di segreti amori”. L’opera ripropone la storia straordinaria di una opulenta famiglia, ricca e generosa, impreziosita da tanti figli, diversi dei quali, però, coi loro comportamenti hanno contribuito a donare dispiaceri ai genitori, accelerandone la dipartita. Gli amori di codesti giovin signori vengono descritti con dovizia di particolari, ma ve n’è uno che risulta essere davvero molto profondo e struggente, ma questi dovrà cedere il passo a un matrimonio imposto dalle leggi fasciste, comunque, non avrà mai fine e il ritrovamento di alcune epistole lo sottolinea e lo suggella, raccontandolo …e quella eco amorosa riverbera ancora nel borgo antico di un luogo straordinario che sembra collocato con un piede nel presente e uno nel passato. L’incantevole Cirò, agghindato a festa, come natura vuole, con ulivi secolari, frondosi e meravigliosamente piantati lungo i costoni della verdeggiante collina, occhieggia l’azzurro cielo di zaffiro e domina la valle dai colori vellutati che custodisce il ricordo di segreti amori.
Con “Il profumo degli ulivi” sembrava che l’autrice avesse raggiunto il culmine della sua capacità di descrivere i luoghi natii, di raccontare le alterne vicende della vita della sua famiglia, di delineare ogni personaggio scandagliandone l’animo in tutte le possibili sfaccettature.
Ebbene, questa seconda edizione del romanzo, invece, si rivela una sorpresa, per la modernità di approccio a quell’eterno sentimento dell’Amore, che emerge in tutta la potenza della passione incontrollata di una giovane donna, protagonista di una relazione segreta, compromettente e tormentata, che si nutriva di fugaci incontri e di missive appassionate inviate all’amato e casualmente ritrovate dall’autrice nella magione dei suoi avi.
Si ha la sensazione che questa donna non appartenga più ad un passato lontano da noi, ma che sia una donna del nostro tempo, preda di un Amore che, al di là di giudizi morali, le aveva creato gioie e sofferenze, illusioni e amarezze, teneri desideri e istinti passionali, e che quasi abbia voluto guidare la mano dell’Autrice affinché sottraesse all’oblio la sua storia e la rendesse nota a tutti. Dunque, il passato si unisce al presente attraverso il filo conduttore di un sentimento al quale solo la sensibilità dell’Autrice poteva dar voce in maniera così veemente e delicata al contempo, rendendo l’opera un vero “classico”, di cui “ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima”.