L’annunciata conferenza stampa che sarebbe servita per chiarire le motivazioni che hanno indotto i nove consiglieri dimissionari a determinare la “sfiducia” verso il Sindaco Roberto Siciliani (leggi notizia), è stata annullata, ma, gli stessi hanno prodotto un articolato comunicato stampa, con l’intento di fare chiarezza sulle stesse determinazioni. Invero, nell’immediatezza della notizia, come sempre accade i questi casi, una ridda di voci, di commenti, di interpretazioni avevano seguito l’evento, apparso a molti non addentro alle questioni “politichesi” “inopportuno e intempestivo”. Pertanto, per meglio precisare il loro pensiero, i nove consiglieri dimissionari (Nicodemo Parrilla, Ferdinando Amoruso, Domenico Spataro, Leonardo Gentile, Vincenzo Chiarelli, Antonio Anania, Salvatore Malena e Dino Carluccio), hanno sottoscritto un comunicato stampa. La prima riflessione è rivolta ai tantissimi cittadini che hanno “storto il naso” sulla vicenda, non condividendone tempi e modi. A questi, i nove consiglieri dicono “noi crediamo che da un bel po’ di tempo, gran parte della cittadinanza si sia chiesto se ci fossero dei consiglieri in seno al Consiglio Comunale che avvertissero la necessità, il bisogno, il coraggio politico di porre fine ad un modo di amministrare in modo anomalo e non consono rispetto al mandato politico ricevuto dai cittadini elettori, a salvaguardia della cosa pubblica. Ebbene, mentre altri rimanevano incollati agli scranni ed agli interessi di parte, nove consiglieri di cui cinque ex maggioranza, e quattro su cinque della minoranza spogliandosi temporaneamente dai colori e delle appartenenze politiche, mettendoci in prima persona la faccia, hanno inteso dopo un lungo e travagliato percorso noto a tutti, dare quella che per noi, ed il futuro e ne darà atto, la giusta risposta.”
“Con molta umiltà, continua la nota, riteniamo di aver evitato che incoscientemente si continuasse a provocare ulteriori guasti e ingiuste incombenze sui cittadini, (il riferimento è alle aliquote dei tributi divenuti molti gravosi a causa del dissesto dichiarato) ma soprattutto abbiamo evitato che passasse il messaggio che soli e pochi, potessero condizionare lo sviluppo economico e culturale del paese”. “Non può, e non deve assolutamente passare, per volontà di qualcuno, il messaggio che nove consiglieri si sono incontrati e per antipatia verso il gruppo che amministra, sfiduciare il Sindaco.” E’ inutile tentare di dar vita a sopraffazioni personali o collocare il tutto a caciara. Con forza, richiamiamo l’attenzione ed il buon senso di tutti, a fare uno sforzo di correttezza politica affinché il tutto rimanga nei limiti del rispetto reciproco e delle problematiche amministrative e non sfocino, specialmente da chi a perso privilegi, in illazioni e stravaganze. “ Poi, i nove consiglieri entrano nella questione strettamente politica amministrativa e dichiarano: “la mozione di sfiducia ha radici amministrative, con origine in tempi lontani e nasce quando si verificano percorsi, metodi, atti, imposti e non condivisi, cosa questa di cui il Sindaco era ampiamente informato sin dal suo insediamento”. Come dire, il Sindaco, in barba alle tante fibrillazioni ha voluto sottendere quanto stava accadendo ed ha finito per essere vittima di se stesso. Per queste ragioni, al di là di quanto si sta scrivendo sui social , che forse si continueranno a dire “ma alle quali noi non risponderemo” dice la nota, “ribadiamo che il nostro atto è di tutela amministrativa.” Da qui l’appello “a tutti coloro che hanno un comune sentire” di fare sintesi e sinergia per intraprendere un percorso comune che porti la città fuori dalle acque stagnanti e stantie, “soprattutto per rispetto delle future generazioni giovani.” Da ciò, ancora, si evince nel comunicato, l’invito ai partiti di pensare meno al “colore della propria bandiera” e alle vecchie logiche delle appartenenze e dare voce e spazio alla forza delle idee innovatrici e al passo coi tempi facendo “fronte comune”. Per fare questo, conclude il comunicato, c’è bisogno di una Cirò Marina “sociale” aperta a tutti, indistintamente uniti per garantire un futuro migliore.” Che non sia proprio Roberto Siciliani la futura “sintesi comune”, superati i chiarimenti? Tutti insieme vuol dire “tutti”, nessuno escluso.
Tutte le ragioni amministrative di questo mondo non giustificano un atto che servirà solo a portare nuovi disagi a questo paese. Dopo oltre 20 anni di totale assenza della figura del sindaco a Cirò Marina se non per pochi privilegiati finalmente abbiamo avuto una persona disponibile per tutti e per tutto e questo è da lodare. I miei complimenti al Sindaco Siciliani per tutto ciò che ha fatto per Cirò Marina e un invito ai consiglieri dimissionari a mettersi per davvero una mano sulla coscienza.
Come diceva il Gattopardo: aspettiamo che tutto cambi affinchè non cambi nulla!
lasciare un paese in mano a un commissario prefettizio a pochi mesi dalle amministrative mi sembra una cosa illogica e insensata,determinate decisioni lasciatele decidere al popolo,la politica è un gioco al quale pochi possono partecipare e il sindaco uscente indipendentemente dal suo colore politico,è una persona da elogiare, un sindaco full-time,a differenda dei precedenti ,e da anni non si vedevano tante cose nel nostro paese,in primis la puliziA ,CHE TANTI TURISTI hanno apprezzato, non si va al consiglio comunale perchè appartenenti a famiglie numerose e quindi carichi di voti,ma si va con le capacità e le potenzialità che uno possiede a riguardo,ormai la gente è stanca di queste manovre inopportune,e parecchie di queste persone a mio avviso hanno fatto solo un danno alla loro immagine.