Sorpreso ad abbattere piante con lo scopo di trafugare il materiale legnoso per ricavarne legna da ardere, E.C. di anni 76, da Mesoraca, è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per furto aggravato ed altri reati in danno all’ambiente. Domenica 11 novembre 2012, personale forestale delle Stazioni Parco di Cotronei e Gariglione dipendenti dal Coordinamento Territoriale del CFS per l’Ambiente di Cosenza, diretti dal V.Q.A.F. Gorpia Dott. Gaetano, alle ore 15:30 circa, durante un servizio di sorveglianza all’interno del Parco Nazionale della Sila, veniva richiamata la loro attenzione dal rumore di una motosega che proveniva da una area boscata ricadente nel demanio comunale di Mesoraca, formato da una componente territoriale ed ambientale di alta valenza. Le pattuglie provvedevano così a perlustrare l’area al fine di individuare la persona onde verificare quanto stesse facendo. Quindi, lo stesso veniva rintracciato e sorpreso nel mentre stava provvedendo, con l’ausilio di una grossa motosega, a depezzare una notevole pianta di faggio di 35 centimetri di diametro e oltre 24 metri di altezza da poco recisa ed abbattuta dalla vicina ceppaia di appartenenza. Da accurata perlustrazione dei luoghi, il personale forestale rinveniva, nelle immediate vicinanze, ulteriori ceppaie, dalle cui sezioni di taglio si accertava che erano state recise da poco tempo.
Pertanto, accertata la non legittimità di quanto posto in essere, accertato che nell’area erano state abbattute e trafugate altre piante di faggio di notevoli dimensioni, considerato che tale persona era conosciuta dal personale forestale intervenuto in quanto già segnalato alla competente Autorità Giudiziaria per analoghi delitti, si provvedeva ad estendere gli accertamenti presso l’abitazione di proprietà di tale persona sita nel limitrofo Villaggio Fratta e distante poche centinaia di metri dal luogo. Nelle pertinenze di tale abitazione si accertava la presenza di ulteriore materiale legnoso di faggio depezzata e già accatastato. Di tale ulteriore materiale legnoso, appartenente a piante tagliate da pochissimo tempo, in virtù della freschezza del legno, la persona indagata non era in grado di dimostrarne, nell’immediatezza, la legittima proprietà. Veniva pertanto sottoposto a sequestro e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria sia il materiale appartenente alla pianta appena abbattuta che il materiale rinvenuto nelle pertinenze dell’abitazione pari ad un totale di oltre 25 metri steri di legna da ardere di faggio (circa 250 q.li di legna allo stato verde) pari ad un valore di mercato di circa 1500 euro, oltre alla motosega utilizzata per l’abbattimento. Tale operazione rientra nella quotidiana attività del Corpo Forestale dello Stato atta a prevenire e reprimere l’ancora diffuso fenomeno di taglio di alberi in danno dell’ambiente al fine di ricavarne illecitamente legna da ardere.