Cosma e Damiano, due fratelli gemelli, della città siriana di Cirro, furono avviati dai genitori ad apprendere l’arte della Medicina che esercitarono, una vota stabilitisi nella Cilicia, attuale Turchia. Qui si mostrarono cristiani zelanti e coraggiosi e, per la loro costante preghiera, ottennero il dono di operare prodigi e guarigioni. Facevano il tutto gratuitamente e per questo furono detti “anargiri”, cioè che non accettavano compensi. Arrestati durante la persecuzione di Massimino, furono sottomessi a duri tormenti e decapitati nel 287. Il culto verso questi santi martiri, ovviamente, si propagò, da subito, per tutto il mondo di allora: le loro reliquie e le loro icone divennero fonte di guarigione. Addirittura l’imperatore Giustiniano nel VI sec., guarito da una grave malattia per loro intercessione, fece ingrandire e fortificare la città di Ciro, presso Antiochia. Insomma il culto per i “santi medici”, come sono da sempre ricordati, è ancora oggi vivo nelle terre orientali come in quelle occidentali e dovunque sono solennizzati il 26 settembre.
“Simu vinuti di tantu luntanu, San Cuosmu e San Dumianu, purgitindi la manu, simu vinuti cantandu e prigandu”, con questo canto a migliaia, dai paesi della provincia reggina e dalle Serre vibonesi, dopo decine e decine di chilometri attraversati a piedi nella notte, i pellegrini sono accolti a Riace, piccolo centro preaspromontano, dove i festeggiamenti per i santi medici risalgono al 1669, quando le loro reliquie furono portate da Roma, ma solo nel 1734 furono proclamati patroni. Qui vengono anche, nei loro caratteristici costumi e musiche, migliaia di uomini e donne della gente rom. A Soriano Calabro, la città di san Domenico, col canto “Partimmu di tantu luntanu, San Cosma e Damianu, la grazia ti cercamu. Cu voli grazii mu vene a Surianu ca c’è san Cosma e Damianu…” vengono accolti pellegrini da tutto il circondario. Altri paesi, come Serra San Bruno, Simbario, Spadola, Vibo V. celebrano la festa ai santi siriani. Anche a Crotone vengono dedicati due giorni con momenti di preghiera a tema nella chiesetta, provvisoria, sita nel quartiere di nuova espansione urbanistica di Tufolo sulla via Gioacchino da Fiore. La chiesetta parrocchiale dedicata ai SS. Cosma e Damiano è stata eretta canonicamente nel 1991 e nonostante ci sia stata, nel frattempo, la concessione gratuita del terreno da parte del Comune per erigere la nuova chiesa, ancora tutto tace. Insomma una chiesetta provvisoria ubicata in una palazzina riadattata al caso. Ma questa è un’altra storia e ne riparleremo in una prossima nota.