Con un convegno sulle esperienze delle Case famiglie Dopo di Noi della Calabria, la cooperativa sociale Co.Ri.S.S., ha celebrato il decennale del suo Dopo di Noi che ha sede a Santa Severina. L’iniziativa, è stata momento di confronto e di approfondimento delle problematiche legate alla disabilità oltre, che di proposte di nuove idee. Ai lavori, hanno preso parte: il presidente del Co.Ri.S.S., Salvatore Maesano; il sindaco di Santa Severina, Lucio Giordano; il neuropsichiatra infantile, Paolo Sesti; don Serafino Parisi in rappresentanza
della Curia arcivescovile di Crotone; l’ex sindaco ed attuale consigliere comunale santaseverinese, Bruno Cortese; Mercedes Scilingo della Casa Famiglia Dopo di Noi il ‘Belvedere’ di Belvedere Marittimo; don Alfonso Velonà, Dopo di Noi di Cropani Marina; Anna Baffi, della Casa famiglia Dopo di Noi di Rocca di Neto; la dirigente del consultorio famigliare di Badolato Teresa Napoli; famigliari degli ospiti presenti in struttura; operatori ed esperti del settore; i sindaci di Carfizzi, Carmine Maio e di Caccuri, Marianna Caligiuri. “Le case famiglie Dopo di Noi, sono un segno di civiltà. Ma, in questo settore c’è ancora molto da fare”, ha detto in apertura il presidente del Co.Ri.S.S. Salvatore Maesano. In merito, entro l’anno, dovrebbe entrare in
vigore una nuova legge nazionale. Il provvedimento stanzia, un capitolo di bilancio apposito per il ‘Dopo di noi’, di 260 milioni in un triennio, da rifinanziare ogni tre anni. Legge che servirà a colmare un vuoto legislativo del quale beneficeranno, 260mila persone. Su questo punto i rappresentanti delle Case famiglie presenti alla manifestazione, si sono trovati concordi nell’avviare a partire dal prossimo mese di settembre, anche in vista dell’entrata in vigore della nuova legge, una serie di incontro tra le varie realtà regionali, per poter così misurarsi e discutere su ciò che prevede la norma ed avanzare anche nuove proposte alla Regione Calabria. Bruno
Cortese, attuale consigliere comunale ed ex primo cittadino di Santa Severina, ha ricordato la nascita del Dopo di Noi nel Rione Palazzine (nel 2005 era sindaco), “Allora volemmo dare una risposta ai bisogni dei disabili, fu una risposta di solidarietà e Santa Severina è comunità propensa a darla”. Bello e sentito, l’intervento del neuropsichiatra infantile Paolo Sesti, “La nostra società che si occupa di tante cose, trascura forse, chi chiede veramente aiuto” e riferendosi agli operatori del Dopo di noi di Santa Severina, ha affermato: “Dopo dieci anni vedo in voi le stesse convinzioni che vidi al
momento della nascita della casa famiglia”. “Il dopo di noi di Santa Severina e gli ospiti sono parte di questa comunità”, ha detto don Serafino Parisi, parroco della comunità santaseverinese. “Queste strutture, le saluto come una sfida che poi è quella di tutti: la cura del più debole”, ha aggiunto. Quindi, hanno portato le loro esperienze, i rappresentanti delle altre tre case famiglie presenti: Mercedes Scilingo de ‘Il Belvedere’ di Belvedere Marittimo; don Alfonso Velonà, responsabile ‘Maria SS.ma di Costantinopoli’ di Cropani Marina e Anna Baffi, coordinatrice di ‘Vivere insieme’, Rocca di Neto. A concludere la mattinata, la testimonianza di alcuni famigliari degli ospiti presenti nella struttura di Santa Severina che hanno donato alla direzione del Co.Ri.S.S. ente gestore, una targa di ringraziamento per il lavoro che quotidianamente svolgono in favore dei loro cari. Per completare la festa ai presenti, è stato offerto un ricco buffet, la torta, balli canti e soprattutto tanta allegria.