Ha fatto tappa anche nel nostro territorio il Comitato “Crotone è Provincia”, nato spontaneamente in queste settimane su iniziativa del Sindaco di Cutro, Salvatore Migale, del Consigliare Comunale di Crotone, avv. Fabrizio Meo, e del giornalista Giuseppe Pipita. L’incontro con le istituzioni locali, che sta interessando quotidianamente tutta la rete dei comuni crotonesi, si è svolto giovedì sera presso la Delegazione Municipale di Torretta, e ad accogliere i rappresentanti del Comitato, c’era il Sindaco di Crucoli, Antonio Sicilia, che ha fatto gli onori di casa, il Consigliere Provinciale Michelangelo Greco, e gli assessori comunali Domenico De Roberto, Rita Garreffa, Francesco Siciliani e Domenico Vulcano, oltre ad una nutrita schiera di cittadini che, nonostante un passaparola dell’ultimo momento, hanno voluto ascoltare con attenzione ed interesse i temi e le iniziative portate avanti dagli ospiti.
“Così come sono stato sempre presente ad ogni azione che mirasse alla difesa del territorio e dei presidi istituzionali, sanitari e civili locali – ha detto nel suo saluto iniziale il primo cittadino crucolese – sarà al fianco di questo Comitato e mi adopererò affinché anche la nostra Amministrazione Comunale e tutta la cittadinanza sia parte attiva di una lotta che non può certo vederci fermi alla finestra.” Secondo Greco ci sono molte probabilità che il decreto di soppressione delle province sia riesaminato e ripensato alla luce delle tante proteste che si sono levate da tutta Italia, così come dalla nostra terra: “Siamo davanti ad un profilo totalmente anticostituzionale perché proprio la modifica degli ambiti territoriali deve essere un’iniziativa delle Regioni e dei Comuni.”
“Oltre a questo bisogna ricordare – ha aggiunto – la soppressione della Provincia significherebbe la contemporanea perdita di tutti i presidi di legalità, comandi provinciali delle forze dell’ordine, Prefettura, eccetera, per i quali si pensa già al loro smantellamento e di cui inizialmente, a mio avviso furbescamente, non si era minimamente parlato.” Sono a rischio 1200 posti di lavoro, è stato detto nel corso dell’incontro, cui si deve aggiungere la perdita di economia per tutto l’indotto, mentre culturalmente dovremo ancora una volta rassegnarci a fare dei passi indietro, cancellando una vittoria, quella dell’istituzione dell’Ente intermedio, ottenuta appena 20 anni fa. “Questo decreto è un provvedimento di un Governo tecnico non eletto ma nominato, – ha concluso Greco – ed anche per questo nei prossimi giorni noi Consiglieri provinciali del Pdl, così come il Presidente zurlo, rassegneremo le dimissioni dal Partito.” Per il sindaco di Cutro, Migale, la bella partecipazione che sta ottenendo il Comitato è l’esempio che sta crescendo una presa di coscienza di un abuso, ulteriore, su un territorio che aveva ottenuto la provincia dopo decenni di lotta: “Un Governo non legittimato dal voto popolare stravolge oggi tutto il sistema istituzionale locale, senza alcun risparmio reale dal punto di vista economico. E’ solo una questione di immagine, è un costo che solo i piccoli territori come il nostro devono pagare, dopo aver subito, in questi anni, la deturpazione ambientale delle piattaforme di estrazione del metano davanti alla bellissima costa crotonese, la creazione del più grande campo d’Europa per l’accoglienza di extracomunitari, l’evidente dissesto idrogeologico, la criminalità diffusa. Togliere la Provincia significherebbe cancellare totalmente la presenza dello Stato.” Migale ha quindi annunciato la grande mobilitazione del 17 novembre prossimo presso il cavalcavia nord di Crotone, da dove partirà un corteo lungo la statale 106: “E’ necessaria l’adesione e la partecipazione di tutti – ha concluso – istituzioni in primis, ma anche parlamentari, associazioni, società civile, e cittadini.” Positivo il riscontro ottenuto in questi giorni dal Comitato, secondo Meo, che ha parlato di numerose adesioni, “nonostante una campagna mediatica che vuole delegittimare chi si oppone alle decisioni del Governo Monti.”: “Modificare la nostra Costituzione attraverso un Decreto Legge è un precedente gravissimo, un’ingiustizia benna e buona, contro la quale dobbiamo dare battaglia con una piattaforma aperta a proposte ed osservazioni di tutti. E per un territorio che ha subito una sequela di ingiustizie, questa è la più grave.”
Gentile Giovanni,
quel Giorno la invito altresì a brindare in ricordo di quelle migliaia di lavoratori (madri e padri di famiglia) che perderanno il lavoro!!! E non sono solo quelli della Provincia, ma anche degli uffici periferici dello Stato e dell’indotto privato
Quel giorno che la Provincia chiuderà’ brinderò’ alla faccia di tutti i politici che l’hanno rappresentata …….