“Una Chiesa viva è una Chiesa che sogna”. Questo il tema centrale del ricco programma organizzato in occasione delle prossime festività dedicate a S.Antonio, dalla stessa parrocchia, guidata da padre Lombardo La Noce. Un ricco programma iniziato lunedì scorso con l’esposizione della Statua del Santo davanti la Chiesa e che è proseguita mercoledì con una interessante tavola rotonda sul tema “Sport e cittadinanza attiva”, con i giovani dell’Istituto “G.Gangale” di Cirò Marina intervenuti con la Dirigente Serafina Rita Anania e il coordinatore provinciale di Educazione fisica, Santino Mariano. Il ricco programma si concluderà giorno 13, festa di S.Antonio, con la processione e la serata musicale con “I Musicanti del Vento”. Ma, ritornando alla tavola rotonda, l’abbiamo definita interessante e ricca di spunti perché, come ha detto la dirigente Searfina Rita Anania, “è importante comprendere quanto lo sport sia stato sin dai tempi antichi nel nostro territorio, fucina di nobili gesta, scuola di vita che indissolubilmente si legano con la legalità e la cittadinanza attiva e partecipata”.
Un’occasione, quella della tavola rotonda, per illustrare ai giovani presenti e non solo, quanto importante sia stato ed è “conoscere e riscoprire il passato di un territorio che oggi vivacchia muto – come ha affermato ancora la dirigente Anania – quasi sempre ai margini delle grandi scelte nazionali e continentali che stanno cambiando la nostra vita quotidiana. Riscoprire che siamo stati protagonisti reali della storia più nobile è assieme stimolo a rialzare la testa e una maniera per ritrovare la fiducia nel nostro essere”. Una riscoperta della nostra storia, di ciò che fummo che il Coordinatore di educazione fisica dell’Usp di Crotone, Santino Mariano, fornendo riferimenti storici a partire da Milone e Filottete, due dei massimi rappresentanti dei giochi Olimpici di un tempo e della storia ellenica Pitagorica, ha snocciolato facendo intuire ai presenti quanto importante e grande sia stata l’influenza dello sport, inteso come palestra di vita, fisica e culturale, con i giochi di Olimpia. Un intervento il suo che ha permesso di capire “quanto siamo stati protagonisti nella storia e allo stesso tempo invitando tutti a riscoprire nello sport e nella partecipazione attiva gli stimoli giusti per ritrovare la forza, il coraggio, la voglia di affermazione, nel rispetto degli altri e nella pace. Un invito, quindi, a ritrovare quei valori che sono alla base di ogni attività sportiva, gloria, forza, onore, rispetto, libertà, valori sopiti dal tempo e che bisogna ritrovare prima che un presente avaro di riferimenti veri, faccia calare l’ombra su ciò che fummo, ma soprattutto che potremmo essere ancora.