Imperativo categorico: divertire lo spettatore, e gli attori del gruppo teatrale Krimisa raggiungono sempre l’obiettivo. Due ore, mediamente, di sana e pura comicita’, durante le quali il pubblico deve quasi attaccarsi alle sedie per non finire a terra dalle risate. E questo pubblico, grato e soddisfatto, ricambia la Compagnia accorrendo sempre numeroso, ad ogni rappresentazione, riempiendo le platee fino all’impossibile, determinando innumerevoli repliche. La Compagnia Teatrale Krimisa e’ un gruppo di attori ormai fisso e coeso, legati da lunghe amicizie ed intrecci familiari, sempre piu’ proteso verso i vertici del teatro amatoriale-dialettale, agganciato antropologicamente al territorio attraverso consuetudini di un nostro recente passato che includeva la vita domestica, rionale e collettiva di paese. Nasce nel lontano 1981 grazie al salotto artistico-culturale della coppia Berenice e Cataldo Amoruso, fucina di inaspettati talenti. Sotto l’egida del grande Maestro Cataldo, regista ed autore di tutti i primi spettacoli, prende vita e forma il teatro amatoriale a Ciro’ Marina, nei cui testi finivano inevitabilmente per affluire tutti i suoi preziosi ricordi d’infanzia riguardo alla vita della “ruga”.
Quindi gli inevitabili battibecchi tra vicine di casa e comari, il signorotto del luogo quasi sempre ossessivamente e patologicamente avaro ed insensibile alla povera gente, funerali surreali piu’ comici che drammatici, matrimoni improbabili, anatemi, fantasiosi ed articolati “malauguri”. Negli anni molte persone del luogo si sono lasciate coinvolgere nella recitazione conducendo, in un continuo passaggio di testimone, la compagnia fino ai giorni nostri. Intanto Cataldo Amoruso passa la mano a Giovanni Malena che si dimostra valido regista e fantasioso autore anche di copioni inediti quando non lavora a testi gia’ esistenti, riadattandoli, nonche’ organizzatore e collante del nucleo ormai definitivo che costituisce l’attuale Compagnia. In ‘primis’ le tre primedonne sempre protagoniste di ogni spettacolo, Floriana Maietta e le sorelle Francesca ed Isabella Stasi. Nicodemo Iacovino, colonna portante e primattore, presente in quasi tutte le commedie, dagli esordi in poi, per cui oramai va a ruota libera, perfettamente in grado sia di immedesimarsi in ogni personaggio senza neanche studiarsi il copione, che di fronteggiare qualunque imprevisto o fuori programma. Piero Sculco vola sempre piu’ in alto, alternando volta per volta differenti tipologie di personaggi resi comunque indimenticabili dalla maestria in cui si e’ ormai bene assestato. Massimo Mancino e’ riuscito a caratterizzare cosi’ bene i soggetti surreali che interpreta,da renderli talmente simpatici e macchiettistici che solo a pensarli viene da ridere. Salvatore Terminelli si e’ generosamente assoggettato a rappresentare personaggi talvolta non proprio gradevolissimi che esprime con una naturale e serafica placidita’.
Da segnalare tre nuove entrate che gia’ al debutto promettono molto bene: Antonio Astorino, Nicola Notaro e Stefania Marinaro la quale, alla sua prima apparizione si e’ impadronita della scena imponendosi per le innate doti di spontaneita’ e naturalezza. La crescita costante di questo gruppo teatrale, perfezionatesi costantemente anche nella scenografia elegante e nei costumi bellissimi e molto curati nei particolari, li porta ad affermarsi ed essere apprezzatissimi anche fuori dai confini regionali. Ogni loro tournée e’ un successo costellato di premi e riconoscimenti. A loro si deve l’annuale appuntamento di agosto della seguitissima rassegna teatrale all’aperto, per cui il pubblico di Ciro’ Marina insieme ai turisti, puo’ godersi per una settimana, ogni sera, lo spettacolo di una compagnia teatrale diversa, ognuna molto valida, provenienti da tutto il centro-sud, invitate ed ospitate dal gruppo teatro Krimisa. Concludiamo evidenziando il merito anche di coniugi e figli degli attori, impegnatissimi sul fronte organizzativo-logistico e da sempre reclutati a tale scopo, dietro e intorno le quinte. Le compagnie teatrali amatoriali sono delle armate dove tutti sono generali e tutti sono soldati, compatti a far fronte comune per superare ostacoli e difficolta’, nell’ambizione di raggiungere la finalita’ piu’ importante:allietare lo spettatore.