Strisciano tra l’erba con il mitra in pugno. Trascorrono ore camuffati tra i cespugli in attesa del “nemico”, replicano con precisione le tattiche militari nei boschi o all’interno dei campi attrezzati tra trincee, bunker, torrette e zone labirinto: sono i soldati del soft air. Le regole del gioco sono semplici: nessun contatto fisico, le armi, che sparano raffiche di pallini in plastica, non possono avere una potenza superiore a un joule e chi viene colpito deve “dichiararsi” e abbandonare il campo di gara. Vince la formazione che resta in vita. Sabato 2 e domenica 3 maggio a Pallagorio il club di soft air Krimisa Korps ha ospitato “The Unit Spinnaker”, una Mil-Sim cioè il massimo gradino di difficoltà della disciplina.
L’evento ludico sportivo durato 24 ore continuative ha visto giocatori provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalla Lombardia, Veneto, Lazio, Campania, Umbria e Puglia, per sfidarsi in una serie di attività tattico-operative ispirate al periodo delle battaglie lungo il fronte Kosovaro. “Il richiamo a quelle attività della NATO e del UCK sono state agevolate e supportate scenograficamente dalla differenza linguistica che proprio la comunità albofona di Pallagorio offre” ci spiega Antonello Grillo, il team leader della Krimisa Korps, associazione di Cirò Marina nata nel 2007. “Inoltre il bosco del Suvero a Pallagorio offre uno degli scenari più suggestivi del sud Italia per queste tipologie di eventi”. L’amministrazione guidata dal sindaco Umberto Lorecchio e l’intera comunità si sono contraddistinti per la fantastica ospitalità nei confronti dei circa 130 atleti presenti durante i tre giorni trascorsi nel crotonese.
Alla manifestazione hanno aderito i seguenti team: Black Owl Squad (Catanzaro), GORS (Rossano), Mercenari (Catanzaro), NBC (Cantù), Stoca Team (Campania-Veneto), SBS Roma, RIST (Bari), GOD Delta (Perugia), Atena Softair (Reggio Calabria), Legione Gladio (Reggio Calabria), Lone Vipers (Crotone), Diavoli Verdi (Reggio Calabria), Blackwolf (Terranova di Sibari), Brothers in Arms (Vibo Valentia), Contractors (Reggio Calabria), Softair Cariati (Cariati). Insomma, un’attività sportiva che va sempre più diffondendosi in Italia e in Calabria. Una “guerra simulata” creata per stare all’aria aperta in compagnia, per divertirsi e stringere nuove amicizie, per camminare nei boschi e scaricare lo stress accumulato durante la settimana, una disciplina che sicuramente fa rima anche con turismo. “Ma finita la guerra – ci dice Grillo sorridendo – ci sediamo a tavola tutti insieme, amici e nemici”.