In questa lotta di potere, di protagonismo, di sciacallaggio mi dimetto da cittadina crotonese. Rappresento uno dei tanti numeri di questa città, uno spettatore di tanti teatrini dei soliti noti e ignoti rappresento chi a fatica riesce a soddisfare i bisogni primari e sono stanca, schifata da questa politica mafiosa, da questa politica mangiona. Mi piange il cuore nel vedere i nostri giovani andare via, mi distrugge il cuore vedere le mie figlie “combattere” e affannarsi, mi irrita vedere “lor signori” con il sorriso sprezzante verso questa povertà che si sta espandendo, quella povertà che non urla, che tiene stretta nelle mani una dignità che i “potenti” e i loro compari calpestano in loschi giochi.
Un plauso a chi combatte per la salvezza di questa città violentata, derisa, portata alla distruzione. Tra varie associazioni, movimenti, comitati, gruppi che sono scesi in campo per cambiare le sorti del nostro territorio, non trovo chi rispecchia le mie idee di “ribellione”. Non vedo in loro quello che potrebbe essere l’alternativa a chi ora ci governa e occupa le poltrone dorate. Mi sento prigioniera di questo sistema corretto, che ci sta togliendo tutto, non riconosco più la mia città, i luoghi legati ai miei giochi da bambina, distrutti dal potere di una politica melmosa. Non riconosco più i miei concittadini, che confondo il bene comune con gli interessi personali. Non riconosco più me stessa! giusto o sbagliato che sia mi dimetto da cittadina crotonese!.
Alessandra Perziano