“Grave danno alla memoria storica si sta compiendo con le demolizioni attivate nei confronti di strutture industriali che hanno avuto un ruolo storico di tipo sociale, economico, di sviluppo in senso lato e tecnologico per il periodo in cui davano produzione di materiale di pregio ai fini industriale e per l’agricoltura” è quanto afferma Matteo Foglia dell’associazione Nuova Crotone. “Già nel periodo dell’assessorato Regionale “Silvio Greco” si era presentato una ipotesi progettuale per un intervento di bonifica e riqualificazione dei siti ex industriali di Crotone, dove nella citata ipotesi progettuale, si mantenevano integri tutti gli elementi che componevano l’apparato industriale, ma con l’avvento del cambio di assessore, non si è fatto in tempo per un prosieguo”.
“Nei giorni scorsi, si è sentito qualche componente di associazione, dove si vantava di aver dato forte pressione/impulso o contributo per la demolizione di un silos nell’area ex Montedison, dimenticando forse, che il quale silos, rappresenta memoria storica di quello che era l’industria del Crotonese, quindi, è grave errore attivarne la demolizione. Alla luce del passato e allo stato delle cose, si deve bloccare ogni demolizione di quanto e rimasto di quelle strutture industriali dismesse che se pur per la normale lavorazione hanno prodotto delle scorie che dovevano essere smaltite dai responsabili. Oltre che bloccarne da subito la demolizione di quanto rimasto di quelle stesse industrie – conclude Foglia – si deve procedere a normare l’archeologia industriale per le industrie del Crotone oggi dismesse, così come si è fatto nella Regione Puglia, nella Regione Umbria, e così come si appresta a fare la Regione Basilicata”.