Venerdi scorso, il Consiglio Direttivo di Confartigianato Crotone, convocato dal Presidente Carmine Corigliano, alla presenza di Salvatore Lucà, coordinatore dell’iniziativa e dei rappresentanti dell’Associazione di Catanzaro, il Presidente Maria Moniaci, il segretario Raffaele Mostaccioli, il dirigente Salvatore Stanca, ha approvato all’unanimità il nuovo regolamento confederale e un nuovo articolo aggiuntivo, indispensabile e propedeutico per avere la giusta onorabilità e i requisiti previsti per essere a tutti gli effetti Socio di Confartigianato. L’articolo approvato recita: gli imprenditori associati, artigiani, commercianti, imprenditori del turismo e dei servizi, che verranno rinviati a giudizio per reati di mafia o che non denunciano i casi di estorsione ed usura inerente le loro attivita’ verranno fin da subito sospesi dall’associazione su deliberato insindacabile della giunta esecutiva.
“E’ evidente che, fin da subito, coloro i quali sono già in queste condizioni dovranno e/o potranno dimettersi volontariamente prima di essere sospesi, appena i nostri organismi statutari saranno a conoscenza di queste condizioni non più condivise da Confartigianato” afferma l’associazione. Salvatore Lucà, nella presentazione di questa nuova importante iniziativa, ha sottolineato, “questa è una strada non facile da percorrere ma necessaria: riteniamo che l’unico percorso da intraprendere per chi auspica un futuro diverso è quella della denuncia, il silenzio non paga. Chi sarà consenziente o connivente non meriterà cittadinanza in Confartigianato. Naturalmente è implicito che quando si parla di denuncia, la si intende estesa non solo alla malavita organizzata, ma anche a tutti quei burocrati e politici corrotti a cui non bisogna più fare alcun sconto. “