Tutti al capezzale dell’ammalato grave, Aeroporto S. Anna, con l’intento di mantenerlo in vita. Partiti politici, associazioni, sindacato, stanno dicendo la loro a proposito della necessità di mantenere in vita il S. Anna. I partiti politici di opposte ideologie che hanno amministrato e amministrano la Regione, o i comuni che fanno parte della provincia di Crotone, scaricano la colpa l’uno su l’altro per come sta finendo l’aeroporto. Intanto Crotone registra un altro fallimento a proposito di servizi e occupazione. Dopo la deindustrializzazione, la soppressione della tratta ferrata ionica, la mancanza della messa in sicurezza del porto vecchio, l’annoso problema della strada statale 106, sta per arrivare al capolinea anche il Sant’Anna.
Però ci sono le proposte che arrivano da ogni dove e tra queste quella dell’on Dorina Bianchi (Ncd): “Il fallimento della società che gestisce l’aeroporto di Crotone è il fallimento della politica calabrese che in questi anni non ha saputo guardare lontano lavorando fattivamente all’attuazione di una gestione unica degli scali calabresi come già nel 2012 avevo lanciato questa proposta al Governo regionale al fine di evitare la perdita di competitività dello scalo crotonese. Un sistema unico di gestione degli aeroporti – con la Regione Calabria azionista di maggioranza – ad oggi è l’unica strada per garantire un servizio efficiente in un’ottica di gestione efficace delle risorse, evitando che la stessa sorte tocchi allo scalo aeroportuale di Reggio Calabria. Necessitano scelte concrete e coraggiose, marginalizzando visioni campanilistiche. C’è bisogno di un atto politico del Governo regionale – precisa ancora la parlamentare crotonese – per la costituzione, in tempi brevi, di una società per azioni che gestisca complessivamente i tre scali di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria. I vantaggi sarebbero molteplici: si potrebbero sviluppare politiche commerciali più complesse, incrementare le opportunità di trasporto rispetto ai diversi target di utenza e rafforzare economicamente le attuali singole società aeroportuali.” Inoltre – continua l’on. Bianchi “con un unico piano di investimenti si potrà pensare davvero alla crescita di tutti gli aeroporti calabresi, rispettando i reciproci masterplan, la loro specifica operatività e guardando ad una mobilità più integrata e strategica. Un’esperienza che sta portando risultati importanti in molte altre realtà regionali. A tal riguardo – conclude Dorina Bianchi – sollecito una chiara presa di posizione, un atto di responsabilità politica e istituzionale al Presidente della Regione Mario Oliverio, al quale ho chiesto un incontro nell’ottica di assicurare e rafforzare la credibilità e la competitiva del sistema aeroportuale calabrese”.