Poche righe inviate in una semplice disposizione del sindaco di Ciro’ Marina Roberto Siciliani al comando della Polizia Municipale hanno avuto il potere di arrivare a scatenare uno scandalo nazionale che, come i cerchi concentrici generati da un minuscolo sassolino gettato in uno stagno, si sta allargando all’infinito rimbalzando su varie testate giornalistiche, con un feroce tiro al bersaglio di frecce avvelenate dalla disinformazione e dal falso pietismo-buonismo, e che con le loro punte acuminate stanno trapassando il sindaco da parte a parte.
L’INIZIO – Partiamo dal fatto: nel mese di febbraio due alunni della scuola media Don Bosco contraggono la scabbia suscitando grande allarmismo, soprattutto da parte dei genitori che provvedono ad informare tempestivamente il sindaco attraverso il filo diretto che ogni cittadino di Ciro’ Marina, utente Facebook, ha con lui. Ora cosa deve fare un povero sindaco di fronte ad un simile problema, con l’incubo della diffusione del contagio di una brutta malattia, tra l’altro gia’ debellata in Italia da tempo? Far finta di niente o dormirci su? Ovviamente no, quindi il primo cittadino, in qualita’ anche di autorita’ sanitaria locale, si mette immediatamente in moto con una serie di provvedimenti atti a tutelare la salute pubblica di tutti i cittadini, adulti, minori, residenti, ospiti stranieri e visitatori. Il primo passo di Siciliani e’ chiedere l’intervento dell’Ufficiale Sanitario affinche’ effettui una serie di visite e controlli sanitari sia agli alunni delle classi in cui si sono verificati i casi di scabbia e sia agli extracomunitari maggiorenni che tutte le mattine arrivano da Crotone in pullman per fare accattonaggio davanti ai supermercati, non per razzismo ma perche’ questi migranti non hanno un medico curante, come anche gli extracomunitari minorenni non accompagnati presenti nella struttura Sant’ Antonio, localita’ Madonna di Mare a Ciro’ Marina, sempre finalizzato alla tutela della salute pubblica.
LA DISPOSIZIONE NON UN’ORDINANZA – Dopo la nota all’ ASP il sindaco Siciliani provvede ad inviare la famigerata disposizione, tanto incriminata, alla Polizia Municipale chiedendo, nel pieno rispetto della persona umana e solo a scopo precauzionale, di prendere gli accorgimenti necessari ad evitare lo stazionamento nei pressi degli esercizi commerciali e l’accattonaggio. Una disposizione, non un’ordinanza, che tanto ha urtato la delicata sensibilita’ di otto associazioni del crotonese, facendo sbalzare un semplice provvedimento cautelativo a tempo, ad atto di razzismo e addirittura di apartheid, una parola il cui significato intrinseco, in Italia, non ha mai avuto attinenza con il tipo di accoglienza di cui hanno sempre goduto migranti e stranieri in generale, e meno che mai a Ciro’ Marina, la casa del buon Gesu’, dove chi arriva non se ne va piu’. Prima i marocchini, poi gli albanesi, i rumeni, i polacchi, gli ucraini, infine i cinesi, tutti perfettamente integrati, rispettati e anche felici, si presume, visto che rimangono, spesso per sempre. Queste otto associazioni invece, i cui strali inutili e fuorvianti, capaci di trascinare una cittadina accogliente ed un sindaco buono in una polemica ingiusta e calunniosa, cosa fanno di concreto per questi migranti la cui condizione sta loro tanto a cuore, almeno a parole. Dov’è l’integrazione, dov’è una vita dignitosa per questi poveri sfortunati abbandonati a se stessi a fare accattonaggio e vivacchiare per strada rendendo alcune zone di Crotone, soprattutto di notte, assolutamente impraticabili. Le otto associazioni che con la loro evidentemente pedante solerzia hanno trasformato una semplice disposizione cautelare a tutela della salute pubblica in un caso di apartheid, con tanto di titoloni di giornali gonfiati e strillati sono: Cooperativa Sociale Agora’ Kroton, ARCI N.A. Crotone, Cooperativa Sociale Kroton Community, Cooperativa Sociale Baobab, Intersos Ong, Prociv Arci Isola Capo Rizzuto, Legacoop Calabria e Libera Crotone.
CAMPAGNA DIFFAMATORIA E L’ARRIVO IN PARLAMENTO – Da cio’ una virulenta campagna diffamatoria contro il primo cittadino Roberto Siciliani, che ha portato una parlamentare di Sel, tale Celeste Costantino a decidere di aprire gli occhi su Ciro’ Marina, occhi che evidentemente invece sono rimasti ben chiusi quando la cittadina fu sopraffatta da un’alluvione nel 2013 provocando ingenti danni ancora in attesa di risarcimento per i quali sarebbe risultata gradita l’attenzione di qualche parlamentare. L’On.Costantino ha ritenuto invece opportuno depositare una interrogazione parlamentare affinche’ il Governo prenda seri provvedimenti in proposito, al che Siciliani, che non ha nemmeno il tempo di grattarsi la testa per i mille guai che affliggono la sua cittadina, ha commentato seraficamente “se la parlamentare di Sel avesse anche solo la meta’ dei miei problemi non si sarebbe certo preso il disturbo”. Ma l’On. Costantino lo sa che il sindaco ha deliberato di anticipare 55.425,00 euro per il sostentamento dei 70 ragazzi minorenni del Centro di accoglienza di Ciro’ Marina poiche’ e’ da settembre che il Ministero del Lavoro non invia fondi? Comunque, se invece di strombazzare titoli a vanvera sul razzismo e l’apartheid che non c’e’ qualcuno si fosse preso la briga di venire a Ciro’ Marina e verificare direttamente, avrebbe trovato una realta’ ben diversa da quella vagheggiata. Intanto il popolo di Ciro’ Marina difende il suo sindaco a spada tratta schierandosi inequivocabilmente dalla sua parte. I commenti espressi sui vari social network sono tutti a sostegno di Siciliani perche’ i suoi concittadini lo conoscono personalmente e sanno che mai e poi mai lo si potrebbe anche minimamente tacciare di razzismo. Non solo, ma il sindaco si interessa dei problemi e dei bisogni di tutti adoperandosi per quanto gli e’ possibile di aiutare a risolverli, e questa non e’ un’opinione ma un fatto accertato. Per essere piu’ vicino e raggiungibile da ognuno il sindaco ha creato un suo profilo Facebook ove tutti i cittadini utenti del social network possono comunicare con lui in collegamento diretto sottoponendogli qualsiasi argomento e ricevendo una sua personale risposta. Che altro dire? Speriamo che questa bolla mediatica intrisa di veleno, che da troppi giorni ormai sta fluttuando su Ciro’ Marina, si vaporizzi velocemente perche’ ne’ gli abitanti e ne’ il sindaco meritano tanto cattivo ed ingiusto accanimento.
E’ il tentativo di mettere una pezza ad un buco che non è riparabile.
Ha sbagliato il sindaco “povero e buono” a non domandare, sin da subito, la rettifica delle distorsioni del suo pensiero, qualora ve ne fossero state.
In realtà, bisognerebbe avere la lucidità ed il coraggio di ammettere i propri errori, poiché nessuno è infallibile.
Ugualmente, non bisognerebbe speculare sugli errori altrui nè erigersi a soloni, giacché spesso si vede la pagliuzza nell’occhio del vicino ma non la trave nel proprio occhio.
Sia più accorto il sindaco, in futuro, allorchè si troverà ad esternare il proprio pensiero, altrimenti vorrà dire che la lezione non gli è servita.