Da poco insediatosi alla guida dell’assessorato ai Tributi, dopo la delega ricevuta, il già assessore al bilancio, Sergio Ferrari, accogliendo le diverse sollecitazioni che già da tempo i diversi attori sindacali della città, ma anche imprenditori e semplici cittadini, avevano esternato, ha inteso nella giornata di venerdì, incontrare i responsabili della triplice sindacale, Cgil, Cisl e Uil presso la sala consiliare del palazzo di città. Una riunione scevra da “politichese” che ha messo sul tavolo del confronto le diverse ragioni, quelle amministrative dell’Ente, stretta nella morsa dei tagli governativi alle risorse e alla sua situazione di Comune in dissesto e quella, altrettanto importante e seria esposta dalla triplice sindacale che si è detta “stanca” di dovere assistere a una situazione che vede penalizzata solo il 50% della popolazione. In sostanza, da entrambe le parti si è convenuto che è giunto il momento, se pur coincidente con tutta una serie di concomitanze finanziarie avverse, di agire con maggiore efficacia e correttezza nella lotta all’evasione. In effetti, ad oggi, la popolazione che paga regolarmente i tributi, è appena il 50%, il che significa che questi di fatto si gravano anche delle quote degli evasori. Allargare la base impositiva quindi, per ridurre il costo dei tributi, che già di per sé sono alti a causa della dichiarazione di dissesto che costringe l’Ente ad applicare l’aliquota massima. Per ottenere ciò, i sindacati hanno proposto e chiesto al neo assessore di agire su tre punti: dotare l’Ente di un’anagrafica tributaria aggiornata e veritiera, per la qual cosa ovviamente si renderebbe necessario forse riorganizzare l’ufficio preposto; lotta serrata all’evasione, perché come dicevamo, non è più sopportabile in un comune per’altro in dissesto avere il 50% di evasione e, infine dotare l’ufficio di personale tecnicamente preparato.
Sollecitazioni e suggerimenti che già l’assessore Sergio Ferrari aveva contemplato nella sua programmazione e che si è detto pronto ad approfondire ulteriormente, aprendo di fatto un tavolo tecnico permanente di confronto con le parti sociali della città alle quali ha chiesto la massima collaborazione e sinergia per cercare di dare fiato a quanti già pagano e per diffondere, come ci ha dichiarato, “la cultura del pagare tutti per pagare meno”. Tale situazione risulta ulteriormente aggravata dalle notevoli difficoltà che si incontrano per recuperare i tributi relativi ai rifiuti solidi urbani, stante la pesante crisi che sta soffocando, sempre di più, le famiglie, alle quali si dovrà aggiungere l’ultima “grana” dell’Imu sui terreni agricoli che di fatto ha comportato un taglio governativo per le casse Comunali di 261 mila euro che gioco forza, se non si riuscirà a fare valere le ragioni già poste all’attenzione del Governo Centrale, dai Sindaci, Siciliani e Caruso, dovranno essere “caricate sui detentori dei terreni agricoli”. D’altronde, l’introduzione dal 1 gennaio di quest’anno del “Bilancio Armonizzato” limita le azioni delle Amministrazioni che non possono più contare sui residui di bilancio con conseguenti limitazioni di manovra. Al di là di tutto, sentite le parti, sembra iniziata una nuova fase che, come dovrebbe essere per tutte le altre azioni del governo cittadino, devono essere affrontate con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali del territorio e soprattutto con la massima trasparenza e uguaglianza. L’Assessore Ferrari, infine, ci ha dichiarato che entro una ventina giorni, dopo le verifiche del caso, con la stretta collaborazione delle forze sindacali con i quali si incontrerà di nuovo a breve, porterà il tema all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale.
mamma mia quanto tempo ci hanno messo a capire ciò ….esistono i controlli incrociati……dove c’è un utenza enel c’è un possesso c’è una residenza…..quindi