La pattuglia del Corpo forestale dello Stato in perlustrazione nel territorio nella loc. Vescovatello, nell’immediata periferia posta a sud del centro abitato di Crotone, ha constatato lo stato di avanzato degrado della copertura di un capannone in stato di abbandono. La copertura, sfondata in più punti, è realizzata con lastre in cemento amianto, potenzialmente pericolose per la salute umana. Per effetto delle micro fibre di amianto è possibile, infatti, l’insorgenza di gravi patologie tumorali a carico dell’apparato respiratorio, anche a distanza di decenni dell’inalazione, con esito quasi sempre letale.
Il capannone è situato in un ampio piazzale, limitato da una recinzione non più efficace, limitrofo all’alveo del fiume Esaro. In seguito a laboriose indagini i forestali sono riusciti a risalire all’attuale società proprietaria e, quindi, al suo amministratore unico, un imprenditore del Cosentino. Egli è stato segnalato alla Procura della Repubblica per omessa bonifica e inosservanza dell’obbligo di comunicare un evento potenzialmente in grado di inquinare un sito, ai sensi del cosiddetto testo unico ambientale.