L’ennesima prestazione orribile a Melfi e lo spettro retrocessione che spaventa il presidente Lillo Foti. Una situazione delicata in casa Reggina, i sacrifici per l’iscrizione e una rosa allestita in pochi giorni, con qualche lacuna ma di buona qualità. Ci si aspettava certamente di più da Ciccio Cozza, cresciuto al S.Agata e bandiera degli amaranto da calciatore: una squadra senza cuore, anima e identità e l’impronta del tecnico che fino ad ora non si è mai vista. Il penultimo posto in classifica fa riflettere il popolo reggino che merita di più abituato a palcoscenici certamente migliori.
Un campionato da onorare fino alla fine e un salvezza da conquistare con le unghie e con i denti. Urge una svolta e la panchina dell’ex Catanzaro traballa sempre di più con Mozart che potrebbe essere promosso in caso di ribaltone. Nulla è compromesso, rialzare la testa si può…