Alle ore 9,00 di oggi la Squadra Mobile di Crotone ha tratto in arresto Capicchiano Salvatore, nato a Crotone, classe 1975, ma domiciliato a Reggio Emilia, in ottemperanza al provvedimento di esecuzione emesso in data 01 luglio 2014 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catanzaro, dovendo scontare una pena definitiva di anni 3 e mesi 4 di reclusione per estorsione aggravata, nell’ambito dell’Operazione “Pandora”, condotta nel novembre del 2009, la quale portò all’arresto di numeri soggetti ritenuti i capi ed affiliati delle consorterie mafiose Arena e Nicoscia, in conflitto tra loro per il predomino del controllo del territorio. Il Capicchiano, elemento di vertice dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Isola Capo Rizzuto, resosi irreperibile dal 7 luglio scorso, è ritenuto nell’ambito della predetta Operazione “Pandora”, responsabile di associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, estorsione, nonché sospettato di aver partecipato all’agguato mortale a colpi di bazooka, compiuto nell’ottobre 2004, in danno del boss Carmine Arena.
Il Capicchiano Salvatore, era già stato arresto nel giugno del 2008, poiché il prefato stava organizzando l’esecuzione di alcuni omicidi per rivendicare la morte del cugino Capicchiano Francesco, assassinato in Isola di Capo Rizzuto nel marzo dello stesso anno. La cattura è stata resa possibile grazie all’intervento repentino del personale della Squadra Mobile e del R.P.C. che dopo aver cinturato un agglomerato di case ubicate in una zona impervia della località Sant’Anna del comune di Isola Capo Rizzuto, al momento dell’irruzione, intercettava il Capicchiano Salvatore, intento a darsi a precipitosa fuga per le campagne limitrofe, in quanto avvisato dai congiunti che si erano avveduti dell’arrivo delle pattuglie. Il Capicchiano prontamente raggiunto, si arrendeva senza opporre resistenza. Successivamente, veniva effettuata una accurata perquisizione all’intero degli edifici, con il rinvenimento e sequestro di materiale d’interesse investigativo. Nel corso dell’operazione, venivano controllati gli occupanti dello stabile che risultavano prossimi congiunti dell’arrestato. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Catanzaro a disposizione dell’A.G. procedente, tempestivamente informata.