San Giovanni in Fiore è di nuovo in emergenza rifiuti. “Registriamo ancora una volta una situazione che tutta la cittadinanza sta vivendo in maniera drammatica. Sembra proprio che non si riesca ad uscire da questo tunnel” afferma Legambiente Sila che propone come unica soluzione la raccolta differenziata: “questo sistema porta vantaggi non solo all’ambiente ma anche ai cittadini, come fanno i comuni ricicloni che fortunatamente sono sempre più numerosi e presenti in tutt’Italia, e che sono stati capaci di dimezzare o annullare nel corso degli anni le vari Tari, Tarsu o Tares, ovvero tutte quelle imposte comunali sui rifiuti che i vari amministratori i propinano di solito”.
“Ricordiamo come i cittadini di San Giovanni in Fiore abbiano visto aumentare in poco più di 10 anni di ben 284,5% il costo dei tributi sui rifiuti solidi urbani, di cui l’83,78% solo negli ultimi 4 anni. Dal 2001 al 2013, le tasse sui rifiuti per una famiglia media di San Giovanni in Fiore, sono infatti aumentate da € 141,48 a € 544,00. La fotografia odierna di San Giovanni in Fiore – continua Legambiente – è purtroppo l’eredità decennale che i nostri amministratori lasciano ai cittadini”. Infine un appello a coloro che intendono candidarsi alle prossime elezioni comunali “devono immediatamente prendersi l’impegno di far uscire San Giovanni in Fiore fuori da questo tunnel e mettere la raccolta differenziata come primo punto amministrativo da realizzare”.