“In Calabria l’attenzione mediatica è sulle alleanze elettorali, come se la collocazione finale di Udc ed Ncd migliorasse gli ospedali, creasse lavoro e distruggesse la ‘ndrangheta. La politica proietta un finto cambiamento con slogan di vecchi opportunisti o con le interviste immemori di Enza Bruno Bossio. Sono trucchi per nascondere che interi gruppi di potere stanno transitando al centrosinistra, che farà peggio degli Scopelliti’s”. Lo afferma Cono Cantelmi, candidato M5S alla presidenza della Regione Calabria, a proposito dei contrasti nei partiti di Angelino Alfano e Lorenzo Cesa e delle spaccature nel Pd per la composizione degli schieramenti elettorali.
“Sfido Mario Oliverio e Wanda Ferro sui problemi della Calabria e sulle loro soluzioni. Non ci interessa la sorte dei Gentile e Trematerra. Per il Movimento Cinque Stelle, per esempio, la sanità in Calabria è proioritaria, affossata dagli errori mostruosi di Loiero e Scopelliti, dall’affarismo, dalle ingerenze criminali e dal clientelismo trasversale della politica». “Per Oliverio e Ferro sarà difficile – prosegue Cantelmi – dimostrare di non avere responsabilità politiche. Oliverio non ha mosso un dito per la sanità nella sua San Giovanni in Fiore e Ferro, che pure si è detta solidale con la Fondazione Campanella, non ha dato un solo centesimo alla struttura, quando era presidente della Provincia di Catanzaro”. Conclude Cantelmi: “A Oliverio e Ferro fa gioco un discorso politico vago e lontano dalla realtà, perché sono dentro i partiti del Nazzareno, col quale si stanno schiavizzando i lavoratori per favorire le oligarchie industriali e delle banche. In Calabria, poi, i due sono sostenuti da potentati che non hanno alcun senso della comunità”.