La notizia che la Città di Cosenza in meno di due anni è passata da una situazione emergenziale sui rifiuti, con enormi cumuli di sacchetti di spazzatura sparsi in giro per la città, ad un ottimo 52,5% di differenziata, non può che rallegrarci tant’è che anche il vicepresidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, si è recato a Cosenza per congratularsi direttamente con il sindaco Occhiuto per l’ottimo risultato ottenuto, nonostante ci siano ancora problemi a riguardo che la città di Cosenza deve ovviare in questi anni. “D’altra parta non possiamo che notare come se Cosenza è riuscita ad avviare le buone pratiche della differenziata, la città di San Giovanni in Fiore invece è riuscita nell’impresa negativa che neanche i più scettici avrebbero potuto immaginare, ossia passare in poco più di 4 anni, da un misero 10% di differenziata allo 0%, con l’aggravante di servizi peggiorati e costi triplicati. Oltre il danno anche la beffa, perché di proclami sull’avvio della raccolta differenziata ce ne sono stati a decine e decine, e non dimentichiamoci che questo è stato un pilastro portante delle campagne elettorali e dell’elezione del Sindaco Barile.
Ed allora ci chiediamo”: “come è possibile che tutti i comuni della presila ed anche il capoluogo di Provincia sono riusciti ad avviare la raccolta differenziata e San Giovanni no?”. Perché il sindaco Barile non ha mai dato risposte alle nostre domande, come ad esempio sapere che fine hanno fatto i 400 mila euro risparmiati dalla revisione del contratto con la Cooperativa città pulita, che sarebbero dovuti essere utilizzati per ridurre i costi del servizio di raccolta dei rifiuti ed a vantaggio dei cittadini? Perché il comune di San Giovanni in Fiore non ha mai partecipato a bandi sulla raccolta differenziata o sulla realizzazione di isole ecologiche? Perché la presa in giro dell’imminente avvio della raccolta differenziata, cosa fatta in più occasioni? Perché per tamponare il problema, visto che il sindaco afferma sempre che non ci sono soldi in cassa, non ci si è affidati ad aziende del settore che fanno raccolta differenziata a costo zero premiando i cittadini virtuosi con buoni spesa o incentivi? “Siamo disponibili a contribuire a risolvere i problemi del comune, con le nostre conoscenze e know-ow, a condizione che Barile dichiari pubblicamente il suo fallimento amministrativo e tolga il disturbo velocemente. Gli abbiamo in più occasioni chiesto di seguire l’esempio dei comuni calabresi più virtuosi come Saracena, Casole Bruzio o tanti altri che fortunatamente si stanno aggiungendo in questa lista. In più occasioni abbiamo detto che senza la differenziata ci saremmo ritrovati in emergenza e con costi esorbitanti da gestire, ma non siamo stati ascoltati. Dal 26 al 28 settembre si terrà la campagna nazionale “Puliamo il mondo”, sarà occasione ancora una volta, per coinvolgere i cittadini di San Giovanni in Fiore in una azione di volontariato e per dimostrare agli amministratori che si possono attuare buone pratiche sulla gestione dei rifiuti con il coinvolgimento della popolazione locale che è interessata a capire qual è la strada giusta da perseguire.