La Polizia di Stato di Reggio Calabria sta eseguendo numerosi provvedimenti restrittivi, nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti, illecita concorrenza con violenza o minaccia e reati in materia di armi. L’operazione odierna segna l’epilogo di un’articolata attività investigativa, che ha consentito di far luce sulle molteplici attività criminali delle cosche Commisso e Aquino, rispettivamente egemoni nell’entroterra reggino di Siderno e Marina di Gioiosa Ionica, nonché di altre consorterie mafiose operanti sul versante ionico reggino, nell’area di Gioiosa Ionica, Natile di Careri, Ciminà e Caulonia.
L’indagine ha confermato la leadership di una delle più importanti consorterie della ‘ndrangheta del versante ionico-reggino, la cosca Commisso, capace di proiettare le sue attività criminali anche in ambito transnazionale, specie in Canada, e ritenuta dedita al condizionamento degli appalti pubblici, con particolare riferimento al settore delle infrastrutture per i lavori di ammodernamento di arterie stradali, acquedotti, edifici scolastici dell’area, nonché alla gestione dei rifiuti solidi urbani e di natura pericolosa nel comprensorio di Siderno e della ionica. L’operazione – le cui indagini sono state condotte da un gruppo di lavoro composto dal Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Siderno – si inserisce nel più ampio dispositivo d’intervento, denominato “Focus’ndrangheta”, teso a contrastare le proiezioni nazionali ed internazionali delle organizzazioni criminali calabresi.