“Anche quest’anno dobbiamo registrare nuovi casi di Rave Party organizzati in Sila all’interno dell’area del Parco nazionale. I Rave Party sono incontri clandestini tra giovani, dove alla base della “festa” (se tale si può chiamare) c’è musica tecno suonata ad altissimo volume e costantemente per ore e ore attraverso l’utilizzo di un notevole numero di casse acustiche che formano un vero e proprio muro di rumore, arrecando grave danno non solo all’udito di chi l’ascolta ma anche a tutta la fauna presente in un largo raggio della zona interessata, in un momento delicato come quello estivo dove molte specie sono in fase riproduttiva – afferma Legambiente Sila. Oltre a ciò, nei Rave Party si è solito consumare in maniera spropositata un eccessivo quantitativo di droghe di ogni genere, dalle più leggere come la marijuana e l’hashish, a quelle considerate “pesanti” come l’Lsd fino al consumo di crack, cocaina e sostanze chimiche come le anfetamine e gli acidi.
Già 4 anni addietro Legambiente Sila denunciò lo svolgersi di alcune manifestazioni di questo genere, tra cui quella presso il lago Votturino dove in nostra presenza alcuni agenti delle locale caserma dei Carabinieri di Pedace sorpresero un gruppo di ragazzi accampati tra rifiuti e sporcizie varie già da alcuni giorni. Da allora nulla pare sia cambiato anzi, il fenomeno sta prendendo sempre più piede sull’altopiano della Sila. Quest’anno il luogo dell’accampamento è stato la zona di Monteuliveto meglio nota come “I Frischini”, dove si sono svolti già 3 raduni, tutti ben organizzati e nascosti tant’è che “nessuno” si è accorto, visto o sentito niente. Chi controlla il territorio? Cosa fanno gli enti preposti riguardo a questi fenomeni che provocano ingenti danni all’ambiente oltre ad alimentare illegalmente pratiche pericolosissime per giovani provenienti da varie parti della regione che per giornate intere non fanno altro che consumare enormi quantitativi di sostanze stupefacenti? È veramente preoccupante la situazione che si sta creando tra i boschi della Sila: tra le innumerevoli illegalità di abusivismo edilizio, taglio indiscriminato di alberi, presenza di fuoristrada e quad che imperversano ovunque, abbandono di rifiuti di ogni genere, accampamenti selvaggi in dispregio di ogni regola di civiltà si va ad aggiungere prepotentemente anche questa dei Rave Party. Chiediamo con forza l’intervento delle forze preposte al controllo del territorio per far ristabilire le regole all’interno di un’area protetta e per porre in freno a questa triste e pericolosissima pratica illegale prima che avvenga qualche tragedia come purtroppo in molti casi è accaduto durante questi incontri clandestini. Altro che salubrità del territorio e riconoscimento da parte dell’UNESCO”.