Riappropriazione della memoria condivisa e della storia collettiva, valorizzazione dei marcatori identitari della Città, tutela dell’ambiente, sensibilizzazione diffusa al rispetto per il paesaggio, arredo urbano ispirato alla green economy, promozione dell’immagine di una comunità che vuole e sa guardare al futuro nella piena consapevolezza delle proprie radici. Sono, questi, gli indirizzi che guidano le determinazioni dell’Esecutivo Antoniotti, anche e soprattutto in tema di riqualificazione urbana. E sposa questa filosofia, che ha diverse implicazioni, culturali, turistiche ma anche economiche, la precisa scelta di preferire, quali monumenti ornamentali delle principali piazze e vie cittadine, gli ulivi secolari di cui Rossano, per antonomasia città dell’olio, è sempre stata rinomata e che hanno rappresentato il suo motore economico e di sviluppo. Gli ulivi secolari sono stati donati dall’Avv. Guglielmo Renzo e dagli eredi Vizza. E sono stati posizionati, in questa prima fase, al centro di Piazza Le Fosse in fase di ultimazione, nelle nuove zone verdi laterali lungo Viale Michelangelo e nella nuova villetta, da poco riqualificata, in Via Cicerone, allo Scalo. “All’Avv. Renzo ed agli eredi Vizza – dichiara il Sindaco Giuseppe Antoniotti – va anzi tutto la gratitudine dell’Amministrazione Comunale per un gesto che è encomiabile e che va certamente emulato. Attraverso questi giganti verdi, sintesi e simboli di storia, di lavoro, sacrificio e progresso vogliamo non soltanto rivalutare e rafforzare il legame della Città e del territorio con le proprie radici. Il nostro auspicio – continua – è infatti anche e soprattutto quello di stimolare, le nuove generazioni, a riflettere sul valore e sulla pregnanza dell’identità di una Città che ha vissuto, per secoli, in simbiosi con la terra, l’agricoltura e con gli uliveti”.
Non nasconde una certa emozione il vicesindaco Guglielmo Caputo che ha seguito i lavori dall’estirpazione nei terreni sottoposti a lottizzazione a quelli di piantumazione. “Ho visto e ascoltato – racconta – diversi bambini presenti con le famiglie rimanere di stucco di fronte ad un ulivo così grande, calato dall’alto al centro della piazza e subito da loro simpaticamente battezzato “Barnaba”! Vuole suscitare anche queste emozioni nei più giovani – precisa l’assessore al turismo – la scelta di ubicare questi ulivi nel cuore della Città. Quella dell’ulivo era del resto la nostra autentica economia sostenibile. Ed è da una riscoperta in chiave manageriale e moderna del significato, culturale ma anche economico, della terra e delle produzioni tipiche locali, così come dell’artigianato e del cosiddetto turismo della natura e dell’identità, che bisogna ripartire. Guardando a modelli di sviluppo già sperimentati. E’, anche questa, la strada verso la green economy alla quale l’Amministrazione Comunale guarda con costante attenzione. In questa cornice si condivide l’interesse, manifestato in questi giorni anche dai Verdi ed Ecologisti cittadini, di progettare un vero e proprio censimento degli ulivi secolari nel nostro territorio, che rappresentano di fatto un oggettivo e prezioso patrimonio sul quale investire con sforzi comuni”.